Tenerezze digitali
Non ho potuto fare a meno di ascoltare la dolcissima conversazione che ne è seguita.
La bimba era indecisa (ancora una volta, nessuna sorpresa) su quale edizione di Nintendogs acquistare, tra varie disponibili. Nel gioco si alleva un cagnolino e ogni cartuccia comprende un numero di razze per i cuccioli, diverse da edizione ad edizione.
"Voglio il gioco dei cani, ce l'ha già la mia amica e so come usarlo" - ha affermato la piccola, decisa - "ma quale scegliere?"
La mamma non ha avuto dubbi:
"Prendi questo" - ha detto indicando la scatola nell'immagine qui a fianco - "lo sai benissimo che quando sei nata e ti abbiamo portata a casa dall'ospedale, abbiamo avuto quell'incontro con un dalmata!"
La bimba si è illuminata, ha preso la scatola e si è diretta verso la cassa, radiosa.
E' stato un "flash" talmente delicato che mi sono guardato intorno a vedere se stessero girando uno spot pubblicitario per Nintendo.
In seguito ho fatto qualche riflessione (che vi risparmio) su quanto queste forme di intrattenimento siano oramai radicate nel nostro quotidiano, soprattutto fra i più giovani.
Mi rimane una curiosità. La bimba voleva solo il gioco uguale a quello dell'amica o era cosciente delle numerose possibilità di gioco cooperativo wi-fi, intorno al quale quel particolare prodotto è stato sviluppato e che lo ha reso il più venduto per la piattaforma DS: amato da grandi, piccini e ragazze? Insomma voleva solo il gioco uguale o sapeva che con la sua amica avrebbe potuto giocare, facendo interagire i rispettivi cuccioli? Non mi stupirebbe la seconda, persino Topolino ha una rubrica di videogiochi semplice, ma molto approfondita!
agosto 17th, 2016 - 02:24
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dicembre 7th, 2016 - 13:44
Like the site– very informative and lots to think about!