2008, un anno iniziato sotto i migliori auspici.
Potrebbe sembrare assurdo considerare il fatto più significativo dell'inizio del 2008 un banale incidente di percorso, peraltro comunissimo nelle regioni più fredde. Infatti la prima cosa che ci è accaduta nel 2008 è un imprevisto automobilistico, la batteria a terra della macchina.
Eppure tra le decine di persone fermate per chiedere assistenza, ne abbiamo trovata una che si è offerta volontariamente di aiutarci, permettendoci di collegare la nostra batteria a quella della sua vecchia Mercedes. Non ha funzionato, probabilmente a causa dei cavi sottodimensionati per il gigantesco accumulatore del grande motore diesel che dovevamo rivitalizzare. Ma questo cortese signore non ci ha abbandonati al nostro destino. Temendo che nessuno nel soccorso stradale parlasse un inglese sufficientemente evoluto da comprendere la natura del problema, ha chiamato lui stesso il pronto intervento spiegando nel dettaglio la nostra posizione (cosa non facilissima), il tipo di vettura e la descrizione del guasto.
Decisi ad attendere insieme l'arrivo del carro attrezzi, abbiamo salutato e ringraziato il nostro benefattore e aspettato nella macchina gelata l'arrivo dei soccorsi per più di un'ora con la temperatura in caduta libera sotto lo zero.
Dopo circa un ora, quasi congelati, vediamo il nostro nuovo amico, che abbiamo scoperto abitare nelle vicinanze, arrivare con un cesto di vimini. Il suo contenuto ci ha scaldato il corpo ma soprattutto il cuore.
Ci aveva portato tazze, un thermos di tè bollente, latte, zucchero e biscottini che neanche a dirlo, abbiamo molto apprezzato.
Dopo aver contraccambiato con una bottiglia d'amaro d'erbe prodotto dal padre di uno di noi (purtroppo non il mio), abbiamo intravisto il grosso automezzo giallo del soccorso stradale, che in pochi minuti ha fatto ripartire la nostra vettura.
Nonostante dovrebbe essere assurdo stupirsi di un gesto di gentilezza disinteressato, questo tipo di comportamento sembra oramai appartenere ad altri tempi. Mi piace pensare che questo incontro piacevole avvenuto il primo gennaio possa essere di buon auspicio per tutto il 2008 e mi piace l'idea di dedicargli il primo post dell'anno.
Alcune foto del capodanno di Villach si trovano qui.
Buon 2008 a tutti!
gennaio 3rd, 2008 - 21:59
Ma dove sei? E con chi? Mi sa che mi sono perso qualcosa… Lo ascolterò si TA?
Buone vacanze, allora
gennaio 5th, 2008 - 13:31
Buon anno Carlo! E speriamo tanto per te che questo episodio sia effettivamente di buon auspicio per l’anno che è appena iniziato. Ormai rimaniamo stupiti di fronte a questo tipo di comportamenti…questa è diventata la normalità per l’uomo del terzo millennio…ma anche per quello della fine del secondo. Ci è successo un caso analogo questa estate, a circa 200 km da casa ma sempre in Italia; anche noi trovammo una persona gentilissima che si offri di far ripartire la nostra macchina con i cavi, di domenica ed all’ora di pranzo: a tentativo fallito non ha abbandonato ed è tornato con una fune con cui ci ha letteralmente trainato fino in cima ad una salita…a quel punto in discesa la macchina è ripartita…per quanto abbiamo insistito non c’è stato modo di ripagarlo nemmeno con un caffè! L’unica differenza è che eravamo a più di 40 gradi…tu sotto zero! Ancora buon anno! MARCO BEA E PUCCINA
gennaio 5th, 2008 - 15:15
@ Marco & Bea:
Mi fa davvero piacere che non sia un caso isolato. Effettivamente poco prima di Natale un signore ha riportato il portafoglio o mia madre che aveva perso per strada, vicino a casa.
Buon anno anche a voi, non esagerate con l’xbox, mi raccomando!!!
@Peppe: buon anno anche a te, spero che non ti perderai più sul blog!
gennaio 5th, 2008 - 20:52
Due anni fa, mentre tornavo dalla Germania, rimasi bloccato con il treno per ore sotto una pioggia torrenziale vicino a Basilea, Svizzera e con le rotaie mezze allagate. Beh, i signori delle ferrovie Svizzere portarono a tutte le carrozze frutta fresca e viveri. Rimasi a bocca aperta anche io quella volta. Ho sempre notato un grande spirito di ospitalità da parte delle popolazioni tedesche e penso che sia proprio nel loro DNA. Certo se vedessi un capostazione di Trenitalia portare viveri ai viaggiatori bloccati in carrozza… Insomma, penserei probabilmente ad una fine del mondo imminente. E’ questione di civiltà credo.
gennaio 11th, 2008 - 12:28
Miei amici andati in Giappone hanno relazionato di un mondo che sembra essere alieno. Ad esempio hanno scoperto che non è una leggenda che le persone regolino gli orologi sull’arrivo dei treni, ma soprattutto che davvero la loro ospitalità è impressionante. Essendosi persi in un quartiere del quale non sapevano nulla a Kioto, hanno chiesto informazioni ad una donna che batteva i panni in giardino. Dal momento che il luogo non le era noto, ha chiamato il marito che, uscito in pantofole all’ora di pranzo, si è vestito alla bell’e meglio e ha accompagnato i miei amici finchè non è riuscito a trovare un polizzioto che ne sapeva qualcosa. Il giretto è durato più di un’ora. Il fatto che in Italia gli esempi di disponibilità siano pochi è perchè purtroppo le persone sono divenute molto diffidenti: non è così raro che quellli che ti chiedono informazioni abbiano il compare che sfrutti la tua distrazi
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