Cogli la prima mela… [Aggiornato]
Eccomi di ritorno dall'All About Apple Museum, tirato a lucido (ma è sempre molto pulito! ) in occasione della visita del Dottor Biagini, Amministratore Delegato di Apple Italia.
Tutti molto emozionati, computer compresi ma escluso il monitor Sony del Pippin che per la tensione ha perso i colori, ognuno ha fatto la sua parte rendendo la giornata molto piacevole ed estremamente interessante.
Di più non dico visto che presto sarà disponibile un completo reportage a cura del museo al quale vi rimando.
Ecco alcune FAQ sulla giornata:
1) No, il Dottor Biagini non aveva un iPhone con se.
Fine delle FAQ.
[Aggiornamento]
Sono arrivate le foto!
L'amministratore delegato di Apple Italia in visita all' All About Apple
Come si legge nel comunicato ufficiale sul sito dell'All About Apple il Dottor Enzo Biagini, amministratore delegato di Apple Italia, sarà domani in visita al museo.
Mi congratulo con tutto lo staff del museo per un evento che, prima ancora di avvenire, si presenta già come un grande riconoscimento all'intenso lavoro svolto.
Mi hanno invitato a ficcare un po' il naso , e neanche a dirlo ho accettato con grande piacere.
Domani vi racconto...
Non è colpa mia, sono stati i ragazzi più grandi a dirmi di fare così.
ho letto la tua dichiarazione a favore della musica fruibile liberamente.
Sai, ogni tanto arrivano inutili petizioni da firmare o bollini da appiccicare on line con un bel divieto sulla parola DRM, e a chiacchierare con le persone si scopre che nessuno ama la gestione dei diritti.
Però nel frattempo tu hai venduto due miliardi di canzoni (2*10^9) quindi o siamo diventati così pigri che nessuno va più al negozio di dischi, oppure il DRM non è così fastidioso. Forse la gente neppure lo sa cosa sia questo DRM, non sa che tra trent'anni potrà ancora ascoltare i dischi in vinile ma difficilmente potrà farlo con la musica comprata online.
Quindi Steve, sono con te. Sei il mio eroe del giorno.
Sono uno che si tiene informato, lo so che ci hai provato e che le prime versioni di iTunes erano prive di DRM, anche su AAC. Però i ragazzi più grandi delle Major ti hanno detto: o metti il DRM o non siamo più amici. Brutta gente. Pericolosa persino. Quelli ti danno le botte in classe, ti riprendono col cellulare e poi lo mettono su youtube.
Però una volta eri ganzo. Quando le Major ti hanno detto: “lasciaci decidere il prezzo che vogliamo, questa storia dei 99 cent non ci piace. O fai come diciamo noi o ce ne andiamo” tu hai risposto “andate dove?”, e sei riuscito a convincerli che era la cosa migliore, che il coltello dalla parte del manico ce l'avevi tu anche se un negozio senza prodotti è solo quattro mura, e tu le mura neppure ce l'hai perché il tuo negozio è su internet.
Ti confesso una cosa, ma promettimi che rimaniamo amici.
Io avevo un lettore da quattro soldi, USB Mass Storage: sai, di quelli che non hanno bisogno di driver e potevo caricare le canzoni anche con Linux. Ti ho mai raccontato che uso anche Linux? Sono certo che la cosa non ti dispiace, perché è un kernel open source, un po' come il tuo Darwin.
Poi un caro amico mi ha regalato un Sony. Sentissi la qualità audio com'è migliorata! Cambia addirittura il tipo di musica a seconda della velocità alla quale cammino! Però la Sony non è come te. A loro il DRM piace, piace eccome. Pensa che mettono il sistema anticopia anche sui cd, che ti rompe perfino il computer!
Così col Sony, posso caricare i brani solo con Windows e solo col loro software. Immagina la seccatura!
Comunque, ti dicevo, non ho mai comprato un brano sull' iTunes Store perché neppure a me piace il DRM e come consumatore l'unica cosa che posso fare per dimostrarlo non è firmare una petizione, ma evitare di comprare brani con il DRM. Mi è stato spiegato che se non c'è domanda il mercato collassa. Se la gente non compra brani con il DRM forse anche le Major capiranno che non è il metodo giusto per vendere.
Infatti vendi solo 22 brani per ogni iPod. Però non fai l'iPod da 70 Mega per tenere i 22 brani! Sai perché? Perché perché questa è una media, e significa che c'è il professionista che ha soldi e non ha tempo da perdere e tutta la sua discografia proviene da iTunes, ma c'è il ragazzino che di brani comprati non ne ha neppure uno perché i 30 giga li riempie con gli mp3.
Io credo davvero che tu sia sincero, perché sei un sognatore e lo sei sempre stato. Anche se scherzi e ti vanti dei 200 brevetti dell'iPhone nel keynote, ti stimo comunque. Per la prima volta nella mia vita, quando ho visto l'iPhone, ho pensato “Cavolo, avessi inventato io una cosa del genere, forse lo brevetterei, e non vorrei che nessuna applicazione scritta coi piedi rovinasse il mio capolavoro”.
Un pensiero durato un battito di ciglia, poi mi sono anche un po' vergognato, ma intanto sei il primo che è riuscito a farmi pensare una cosa del genere.
Ora però è inutile continuare a tergiversare. Perché ho scritto tutto questo solo per un motivo.
Sei contro il DRM, ma le Major lo vogliono. Ma tu sei un tipo tosto, uno di quelli che quando serve, non guarda in faccia nessuno.
Io non sono molto esperto di iTunes, come ti ho già detto, quindi ti devo fare una domanda:
I film della Disney che vendi, hanno il DRM?
Perché se la risposta è si, allora in questo caso puoi fare qualcosa, dare il buon esempio.
Tu sei un pezzo grosso giù a Paperopoli, perché non fai pressione su Zio Paperone e lo convinci che forse qualche suo film, magari di quelli un po' più vecchi, può essere venduto senza DRM?
Ti prometto che ne compro qualcuno anche io: se sono senza DRM li posso convertire e guardare sul mio DivX cinese, e hai già un cliente in più.
Magari riesci a dimostrare che 5 film proposti senza DRM vendono più di 10 film col DRM.
Dai Steve, vendi Tron senza DRM, lo compro subito!
E a Paperone e Rockerduck fai presente che intanto sull' eMule Store, Tron c'è già e costa meno che su iTunes, e che il DRM non serve a niente, se non a punire chi è nel giusto.
Me lo fai questo favore? Due titoli, non di più, come atto di buona volontà.
Perché ho un diavoletto sulla spalla che mi sussurra nell'orecchio di non crederti, che a parlare siamo capaci tutti, e che vi state solo scaricando il barile, tu e le major: un barile sempre più odiato dalla gente.
Forse è solo il diavoletto di BSD: cosa vuoi che ne sappia lui di queste cose, che iTunes neppure gli gira! Ma forse no, forse è un dubbio legittimo.
Fai per primo il grande passo. Lo hai sempre fatto. Fallo ancora.
PS: se la risposta fosse no, e i film Disney fossero già senza DRM, farei un bella figura di merda pubblica, ma nulla mi renderebbe più felice, in questo caso!
Recuperato il video dell'All About Apple
Stasera sono tornato all' All About Apple (credo sia chiaro che il giorno di apertura è il martedì ) per recuperare il video girato durante la registrazione del podcast.
Di materiale ce n'è parecchio ed è molto, ma molto divertente.
Il tempo per sistemarlo, quello manca, ma è probabile che qualche anteprima sarà già disponibile per l'uscita della puntata di TA dedicata all'AAA.
Fin da ora va un sentito ringraziamento a Danilo Olivieri che ha curato l'aspetto "visivo" della serata!
PS: se volete vedere quanto è bella Savona di notte date un'occhiata alla sua galleria fotografica!
All About Apple Museum
Sono appena rientrato dalla nostra (mia e di Francesco) visita all' All About Apple Museum.
L'ora alla quale scrivo questo post dovrebbe dirla lunga sul clima e sul divertimento della serata (ci siamo incontrati alle 21:30!).
Questo straordinario museo, nei pressi di Savona, è un patrimonio unico e prezioso gestito da persone stupende e mosse esclusivamente da una grande passione.
La tarda ora mi impedisce di scendere ulteriormente nei dettagli, ma non me ne dispiaccio dal momento che l'All About Apple sarà l'argomento di Tecnica Arcana di Febbraio. Per essere più precisi ne sarà protagonista assoluto visto che il materiale è stato completamente registrato in loco con tutti i membri dello staff che hanno voluto partecipare (non ho ancora ascoltato il file, mi auguro che la qualità si all'altezza dei contenuti e dello spasso ).
Amanti della casa della mela, della storia dell'informatica e del retrocomputing siete avvisati: sarà come fare un viaggio nel tempo! Spargete la voce!
Delurking Day 2007
Se ho capito bene oggi Sabato 13 Gennaio (se funziona la pubblicazione postdatata, dal momento che non sono a casa!) è il Delurking Day: ovvero il giorno ( o meglio i giorni, fino a lunedì 15 compreso) in cui i blogger chiedono ai lettori che solitamente non commentano i post, di lasciare un segno del loro passaggio su queste pagine con un commento, anche solo un "ciao" o un "vaff".
Molti mettono una serie di motivi per cui dovreste farlo, cosa che vi risparmio: è un gioco e come tale è da fare se vi diverte!
Vai col meta !
[Chapter 1: Affinity]
Grazie ai link provenienti dai supporter di Tecnica Arcana, scopro tanti blog e quindi persone interessanti. Premesso che a quasi un anno dalla nascita di TA non riesco ad abituarmi a post come questo o questo, tanto per citare i più recenti, prendo proprio Antonio come esempio:
Evidentemente segue i Simpson, ha un certo gusto per il macabro/grottesco, è chiaramente un geek, ama i Cialtroni Animati che ogni sei mesi passavano da Savona e ora sono anni che non si fanno vedere, ha trovato il tempo di scrivere due righe sul vergognoso "Caso Rat-Man" mentre io sono ancora qui ad accumulare indignazione verso una televisione di stato che non sa valorizzare i nostri (grandi) artisti, ed addirittura questo Natale ha ricevuto Jeeg, io il Natale scorso Goldrake! (vediamo se pesco qualche foto)
[Chapter 2: Pride]
Dal primo giorno in cui sono arrivato alla corte di Odino su Huggin og Muninn e non sono riuscito a fare NULLA al suo interno (leggere post, scrivere commenti) ho apprezzato subito la piattaforma e il suo autore.
Un blog che ti fa accendere il cervello per scrivere un commento è già di per se un bel blog.
Dove molti avrebbero ceduto ai problemi di "integrazione" Oscar si è bendato l'occhio, ha richiamato i suoi lupi ed è andato avanti imperterrito.
Il primo indizio di orgoglio nel portare avanti un blog così unico, è arrivato da una tagline in alto sulla pagina che a rotazione propone i commenti dei lettori (principalmente tutti ricalcano il template "shock iniziale" poi una volta che ci sia abitua... ). Ora il sottotitolo "Quattro chiacchiere in libertà" è diventato "Il primo Bliki italiano!" "un certo BLIKI".
Inoltre i post di Oscar esclusi i pochi più lunghi, sono pezzi di pensieri spesso collegati tra loro che ben si adattano alla struttura "hyper" del suo "bliki", andando ad impilarsi uno sopra l'altro come in una torre di Hanoi.
[Chapter 3: POV]
Rompere le balle agli amici è una delle cose che mi riescono meglio. E' curioso come la buona educazione delle persone riesca a mascherare così cortesemente la cosa. Per Oscar sono il tester ufficiale del succitato Blog, ad Alex "ho testato" il feed di Digital Worlds (la vecchia versione), e chissà quante altre persone pensano a me come ad un "gran tester"...
[Chapter 4: Fast]
Lo spassoso giocattolo di Elmo che ride, se brucia è terrificante.
Dai commenti a questo articolo ho scoperto un bel blog horror che non è la solita lista di pellicole in uscita.
Anche PB non pago del podcast ha aperto un blog.
Se l'europa non supporta linux è colpa del traduttore.
Dopo aver preso per anni da Slashdot, sono riuscito a restituire qualcosa.
Ok, è tutto.
I creatori di South Park: se censurano i nostri episodi, scaricateli da internet
In una lunga ed interessantissima intervista a Trey Parker e Matt Stone pubblicata su Reason Magazine, i creatori del celeberrimo cartone animato South Park si sono espressi, fra l'altro, sul download illegale dei loro lavori attraverso il peer to peer.
Ci vuole una premessa. L'episodio che verrà citato, "Bloody Mary", ha suscitato proteste negli States, in quanto è incentrato sulla statua della Vergine Maria che sanguina, ma diciamo... in maniera... non convenzionale per una statua mariana.
L'episodio è stato messo in onda il 7 dicembre 2005, proprio alla vigilia della festa dell'Immacolata Concezione, tanto per gettare acqua sul fuoco o se preferite, sangue sul Papa [leggete l'intervista e capirete].
A seguito delle proteste, questo episodio è stato omesso da una maratona che ha ritrasmesso tutti gli show della stagione di "Bloody Mary".
Se volete maggiori informazioni su questo episodio, potete leggere la wikipedia, ma quanto riportato qui sopra è tutto ciò che serve per comprendere lo stralcio di intervista e vi evita spoiler.
La questione è molto chiara: Comedy Central non avrebbe ritrasmesso quell'episodio, ma le persone hanno avuto comunque la possibilità di scaricarlo illegalmente da Internet. Vittoria della liberà di parola oppure "Mio Dio, questa gente sta rubando la nostra proprietà intellettuale!" ?.
Stone: Siamo sempre favorevoli allo scaricamento. Sempre.
Reason Magazine: Perché?
Stone: E' il mezzo usato da molta gente per vedere lo show, e non ci ha mai danneggiato. Non abbiamo fatto altro che avere successo con lo spettacolo, come puoi arrabbiarti se la gente vuole vedere la tua roba?
Parker: Abbiamo lavorato veramente sodo nella produzione dello show, e la ragione per cui fai questo è perché vuoi che la gente lo veda.
Mi sembra la cosa più naturale di questo mondo, anche considerando che in un'altra parte dell'intervista Parker afferma che "Siamo a posto. Abbiamo fatto tutti i soldi che ci servivano.".
Allora?
Chi mente?
Parker e Stone vivono sotto un ponte ma non lo dicono per non far apparire l'episodio a favore del P2P, trasmesso anche in Italia (Ep. 709 "I Cristiani Rockeggiano"), come un puro esercizio di ipocrisia?
Oppure il file sharing non fa poi tutti i danni che vogliono farci credere?
[Ancora una volta, via Boing Boing]
E gli artisti morti sorsero dalle loro tombe, affamati di copyright
Leggo su BoingBoing un apocalittico articolo intitolato: "Musicisti non-morti firmano petizione al governo britannico per avere più copyright"
Il pezzo recita:
"Una pubblicità sull'edizione inglese del Financial Times contiene le firme di 4000 musicisti che vogliono i termini del copyright sulle registrazioni nel Regno Unito estesi da 50 a 95 anni. Molti di questi musicisti sono morti da tempo -- riesumati dalla tomba e rianimati dall'industria discografica per firmare una petizione che garantisce il diritto di sparire dal mondo all' 80% della musica , perché la durata del copyright supera il suo potenziale commerciale"
[La segnalazione di BoingBoing fa riferimento a questo post di Lawrence Lessig]
Come forse sapete, in Italia il diritto d'autore, il concetto nostrano più simile al copyright, dura 70 anni dalla morte dell'artista (o dell'ultimo degli artisti per opere collettive), termine che personalmente trovo ridicolmente lungo e comunque anacronistico rispetto ai mezzi e alla velocità di fruizione dei contenuti dati dalla rete.
Questi termini eterni contrastano con il desiderio ed il piacere di condividere informazioni, innato in chi vive con soddisfazione il mondo digitale, che ha come fulcro proprio la facile raggiungibilità delle informazioni e della cultura. Questo desiderio è nella maggior parte dei casi sincero e senza scopo di lucro, ma continua ad essere represso e perseguitato come il peggiore dei crimini, senza neppure un tentativo di uniformare le leggi ai tempi che cambiano.
C'è da dire che questa tendenza è particolarmente legata ad artisti dalla mentalità arcaica, e sono sempre di più i creatori di contenuti che abbracciano licenze alternative che permettono una qualche forma di condivisione del loro lavoro.
John Carmack, fondatore della id Software, ha l'abitudine di rendere disponibile le vecchie versioni del codice dei suoi spettacolari giochi come software libero, permettendo a creativi amatoriali di utilizzarle per i propri progetti; non mi sembra che George Lucas, quando ha aggiornato la prima trilogia di Guerre Stellari abbia rilasciato la vecchia versione come Creative Commons, cosa che difficilmente avrebbe intaccato le vendite dei nuovi cofanetti, ma avrebbe permesso la circolazione di un' opera oramai entrata nell'immaginario collettivo.
Tralasciando la durata del diritto d'autore, è proprio necessario legarne l'inizio alla morte dell'artista e non alla data di pubblicazione del lavoro? Le opere di gioventù meritano maggiore tutela di quelle più tarde? Gli eredi di artisti morti giovani sono di seconda classe rispetto a quelli di artisti longevi?
Francamente fare le pulci ai certificati di morte di queste persone per sapere cosa posso o non posso condividere è una cosa che mi dà i brividi.
Qualche settimana fa, mi telefona un caro amico membro di un coro polifonico, per invitarmi ad uno dei concerti che terranno in occasione delle imminenti festività.
"Fai qualcosa per Natale sul podcast?" - mi chiede.
"Può darsi" - gli rispondo - "Come mai vuoi saperlo?"
"Perché non trasmetti uno dei nostri pezzi natalizi, come musica? Abbiamo preparato la canzone X che è davvero molto bella"
"Potrebbe essere un'idea, bisogna vedere se è coperta dal diritto d'autore. Di che anno è?"
"Il pezzo è del 1920"
"Allora siamo proprio al limite, dovrei sapere quando è morto l'artista. Deve esserlo da almeno 70 anni"
"L'autrice è morta nel 1921"
"Ah, bene!"
BENE?
Se le cose continueranno in questo modo, l'unico autore buono a contribuire alla libera diffusione della cultura sarà quello morto, possibilmente giovane.