CoM – Il Blog di Carlo Becchi Compreresti un Raggio della Morte usato, da quest'uomo?

26feb/0814

Geekest concert EVER, ovvero far soldi con Creative Commons e vivere felici

Jonathan Coulton è un musicista indipendente noto per le sue canzoni a tema "nerd" che ha mollato il suo stabile lavoro da programmatore per vivere di musica, riuscendoci.

Il suo segreto? Dire no al DRM, regalare gran parte dei brani sul suo sito (in creative commons) e riuscire a conquistare una nicchia di pubblico solitamente poco rappresentata musicalmente.

Abbiamo ascoltato il brano "Mandelbrot Set" su Tecnica Arcana n° 8 (Free Software, Open Source e tutto il resto), ma recentemente la fama di Coulton è cresciuta ancora di più grazie all'inclusione di una sua canzone nel gioco Portal di Valve.

Il pezzo, chiamato "Still Alive", è stato commissionato appositamente da Valve per essere inserito come tema conclusivo del noto puzzle game tridimensionale, ed essendo geniale e divertente come il resto della produzione di Coulton è diventato subito un hit.

Il brano è diventato così famoso da essere disponibile per il download su RockBand, un gioco per console simile a Guitar Hero ma che invece di simulare solo i chitarristi permette di creare un'intera band essendo disponibili periferiche a forma di batteria, basso, chitarra ed anche un microfono per il cantante.

Per festeggiare questo importante riconoscimento, durante il suo concerto a San Francisco la scorsa settimana, Jonathan ha messo insieme una geek-band d'eccezione e li ha invitati a "suonare" sul palco proprio Still Alive con il gioco RockBand per Xbox 360.

L'esclusiva line up comprende:

Voce: Jonathan Coulton
Chitarra: Veronica Belmont (Mahalo Daily)
Basso: Leo Laporte (Twit Network)
Batteria: Merlin Mann (43folders)

L'esilarante performance è disponibile su youtube:

Una versione completa della presentazione della "band" c'è invece su Vimeo:

I retroscena del concerto, un'intervista a Coulton in cui spiega come ha realizzato il suo sogno senza piegarsi all'industria discografica e come sia già riuscito a guadagnare più di quando programmava nonostante gran parte del suo repertorio sia disponibile gratuitamente in Creative Commons è disponibile sull'ultimo numero di This Week in Tech, al quale ha partecipato tutta la "band" più un paio di esclusivi "groupie" : - D.

Twit #133 è un podcast che tutti i musicisti, discografici e i signori della SIAE (e della RIAA ovviamente) dovrebbero ascoltare.


This was a triumph.

I'm making a note here:
HUGE SUCCESS.
It's hard to overstate
my satisfaction.


Inserito in: Cose curiose 14 Commenti
21feb/08105

TA Episodio 23: Theremin

Pronti a fare un salto indietro nel tempo fino alla nascita del primo strumento musicale elettronico della storia?

Il Dottor Michelangelo Rocchetti, fisico ed eclettico musicista ci accompagna alla scoperta del Theremin, uno strumento musicale unico nel suo genere, inventato nel 1919 da Leon Theremin, un fisico russo e presto diventato la voce-simbolo di decine di pellicole di fantascienza ed horror.

[IMMAGINE] Leon Theremin suona lo strumento che ha inventato e che porta il suo nome.
[Leon Theremin suona lo strumento che porta il suo nome. Fonte]

Il theremin, pubblicizzato come "così facile che se sapete fischiare lo potete suonare" si è presto rivelato uno degli strumenti più ostici per l'esecutore: si suona avvicinando le mani a due antenne, senza punti di riferimento e con una sensibilità tale da non lasciare spazio ad errori.

Con Michelangelo affronteremo storia, leggenda e curiosità legate a questo strumento, addentrandoci nei dettagli di funzionamento (chi meglio di un fisico può illustrarcelo?), senza dimenticare un'ampia panoramica sui maggiori artisti che ne hanno esaltato il suono melodioso e caratteristico.

Ai veri geek, che dopo l'ascolto dell'episodio decideranno di cimentarsi in elettronici virtuosismi, il nostro ospite dispenserà preziosi consigli per l'acquisto e spiegherà le principali tecniche di esecuzione.

Inoltre, se tutto ciò non fosse ancora sufficiente, Michelangelo ci parlerà della spettacolare Arpa Laser costruita durante la sua attività di animatore presso il Museo Del Balì


[Michelangelo in azione con l'Arpa Laser]

Se non ci fosse abbastanza tecnologia curiosa da soddisfare anche il più famelico ascoltatore di TA, sappiate che Michelangelo ha anche suonato Morticia's Dance dei NyghtShade (la sigla di Tecnica Arcana Telegrafica) con il suo Theremin Moog Etherwave Standard! : - D

Buon divertimento!

L'episodio si ascolta in streaming da qui:

Abbonati al podcast: [ con iTunes | con RSS ]

Le note sull'episodio ed una tonnellata di link sono disponibili qui.

Inserito in: Podcast 105 Commenti
20feb/0812

The Day TA Listeners Stood Still

Il giorno in cui gli ascoltatori di Tecnica Arcana Stettero Immobili

T O M O R R O W
N O W

(for geeks only)

Klaatu barada nikto

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14feb/0826

Wiimote hacking, visione 3D, EEE-pc: ecco due podcast che non potete perdere!

Seguo The Wiire (podcast sul Nintendo Wii dell'omonimo portale) da quando ancora si chiamava Revolution Report, e seppure col tempo è diventato un poco dispersivo, lo apprezzo ancora molto.
Di recente l'avevo un po' tralasciato, ma per fortuna l'ho ripreso in tempo per lo straordinario episodio #93 in cui è proposta una lunga ed interessantissima intervista a Johnny Chung Lee.

Un nuovo attore di film di arti marziali, vi state chiedendo? Ma su! Sono certo che lo conoscete!
E' quell'ingegnere della Carnegie Mellon inventore fra le altre cose di un sistema steadycam da 14 dollari e protagonista di questo video in cui trasforma un normale televisore in un fantastico "visore tridimensionale" sfruttando il meccanismo dell'head tracking con un economico Wiimote:

Nell'episodio 93 di "The Wiire" Johnny racconta la sua storia e la storia delle sue incredibili invenzioni descrivendo in dettaglio il funzionamento a basso livello del Wiimote .
Ad esempio, sapevate che il sensore sul Wiimote è una telecamera sensibile agli infrarossi che integra già hardware per il riconoscimento dello spot luminoso (ma invisibile a occhio nudo) e quindi il suo output non è un'immagine ma 4 coppie di coordinate dei 4 punti IR che al massimo è in grado di distinguere?

Un episodio veramente imperdibile e non solo per gli amanti della console Nintendo, dal momento che vengono trattati anche argomenti più generali come la teoria e la pratica per ottenere un effetto stereoscopico attraverso illusioni ottiche.

Per chi come il sottoscritto è affascinato dall'EEE-pc, imperdibile anche l'ultima puntata di The Linux Action Show, che inaugura una nuova numerazione a stagioni, simile a quella di Lugradio.
Questa puntata è completamente dedicata all'EEE-pc che Chris e Bryan posseggono (bianco e nero, pompati a 1 e 2 giga di ram!) e sono certo che vi toglierà TUTTE le curiosità che potete avere su questa riuscitissima macchinetta (compresa "Come gira World of Warcraft?" : - D ).

Il verdetto finale: macchina spettacolare! Soprattutto se installate una distro completa con compiz fusion, che grazie all'acceleratore Intel integrato gira senza problemi.
Giudizi più alla "action show" comprendono "Killer machine per emulatori e SCUMM VM" - questa la dedico all'amico Alex che già ne aveva intravisto le potenzialità in questo settore - ma anche, letteralmente: "Macchina ideale da usare quando si fa la cacca".

Escono invece dal mio aggregatore i podcast di IGN, assolutamente non all'altezza del portale.

Inserito in: Podcast 26 Commenti
9feb/086

TAT # 27: Open Source Money

Sun acquista MySQL ed è sicuramente un colpaccio furbacchione.

Nokia si pappa una grossa fetta di TrollTech, togliendo un tombino sotto i piedi di Motorola ed usandolo come scudo contro Google.

Automattic (Wordpress) ottiene 29 Mega$ da un gruppo di Venture Capitalists tra cui anche il New York Times.

Beh, all'Open Source mancherà forse una regia che lo guidi verso un business model consolidato, ma almeno il premio per miglior attore non protagonista glielo vogliamo dare? ; - )

Scopritelo su TAT Numero 27: Open Source Money!

[Purtroppo questo episodio è rimasto fermo un paio di giorni, non ho avuto il tempo materiale di caricarlo. Magari puzza un po' ma è ancora buono! : - ) ]

Inserito in: Podcast 6 Commenti
3feb/08105

Cloverfield: non dimenticate il sacchetto per il vomito!

Questa non è una recensione, ma una chiacchiera post-film
Rivela tutta la storia, si inventa anche delle cose che nel film non ci sono,
fa spoiler senza preavviso tipo il mostro è lostzilla e se ne frega assolutamente
del vostro diritto di guardare il film in santa pace reiterando
atti eticamente discutibili come dirvi che il protagonista
diventerà Jacob il capo degli altri di lost.
Invidioso del successo di J.J. questo articolo inventerà fatti
non corrispondenti alla realtà per farvi desistere dalla visione,
tipo il film fa venire da vomitare perché l'immagine traballa
per un ora e un quarto, e che cazzo a casa c'ho il blurei
e devo pagare 7 euri per vedere un film fatto con una macchinetta
che non c'ha neppure lo stabilizzatore ottico che sulla
mia nuova canon sul traghetto quest'estate sembrava fossi fermo.
Quindi, soprattutto se non avete ancora visto il film, non proseguite,
non c'è nulla di
interessante da leggere qui sotto, tranne forse che la scena
finale con il Rambaldizer che ci fa una croce su lostzilla
con la Spada diRegno è proprio una ficata!

Il mio rapporto recente con il cinema fantastico ed horror non è stato proprio dei migliori, così ero un pochino preoccupato di rimanere deluso anche da Cloverfield.

Cloverfield è un film, sotto alcuni punti di vista, onesto. E' sempre stato presentato come un "documento reale", la proiezione di un girato amatoriale in una situazione drammatica, il Blair Witch della fantascienza catastrofista.
Cloverfield non offre nulla in più di questo. Se pensate che il "genio" di J.J. Abrams possa aver farcito la pellicola di chissà quali trame complesse siete decisamente fuori strada. Il genio di JJ Abrams è tutto fuori dal cinema. Il genio di J.J. Abrams è quello che al cinema mi ha portato, non quello che ho potuto vedere una volta dentro.
Il genio di J.J. Abrams si è visto in una campagna virale senza eguali, che è riuscita a calamitare su questa pellicola, semplice e relativamente a basso costo, un attenzione sproporzionata. Giudicare il film senza tenerne conto non ha senso.

Volete il genio di J.J.? Eccolo qui, è tutto nel mostro:

Divertente vignetta: il mostro è un mix di voltron, una balena, cthulhu e godzilla

No, non è il mostro del film. Lo ha rappresentato con tanta abilità ed umorismo l'utente di Unfiction che si fa chiamare TXRebel 1861. Ma *è* il mostro di J.J.! Quello che è riuscito a proiettare direttamente nelle nostre teste, con uno splendido trailer ed un paio di siti: quello un po' Voltron, un po' Cthulhu, un po' balena e un po' GodZilla.

Così come Lost (definito da Paolo Trubiano in LostBooks la prima serie TV del Web 2.0) vive anche nel web (non vi starete ancora chiedendo cosa siano i numeri maledetti, spero?), Cloverfield è, per come la vedo io, un "contenuto speciale premium" di un'avventura di ricerca e speculazione nata sul web e culminata al cinema.
Al contrario di Lost, eccellente prodotto di intrattenimento così com'è, Cloverfield fatica a mio parere a vivere di vita propria, staccato dal netbuzz. Non mi sognerò mai di dire - o pensare - che è un bel film, ma è un'esperienza che sono lieto di aver fatto.
Un tempo ogni lunapark aveva un cinema a 180º, magari in 3D. Credo che nessuno possa affermare che le pellicole di corse in macchina o in moto fossero bei film. Ma la sensazione di immersione valeva comunque il costo del biglietto.

Cloverfield è interamente girato con la telecamera a mano, ed è veramente molto fastidioso. Per fortuna è altrettanto breve, comunque si esce dal cinema quantomeno rincitrulliti, a volte con nausea e mal di testa.
Il sistema ha funzionato molto meglio per la Strega di Blair, sia perché i personaggi non erano improvvisati operatori ( e quindi anche le "finte riprese" risultavano più professionali) sia perché c'era meno azione e i sobbalzi erano solo saltuari, al contrario di questa pellicola che non offre allo spettatore un attimo di tregua.

In alcune scene la tecnica funziona a dovere, all'inizio riesce a trasmettere una discreta dose di panico, e durante gli scontri, i militari visti ad "altezza uomo" sembrano veramente cavalieri senza macchia impegnati in uno scontro impari, ma epico.

Peccato che il film non riesca a prendere totalmente le distanze dagli stereotipi della cinematografia del genere - tipo "mostro bavoso in cunicolo buio" - e l'interessante espediente dei parassiti, chiaramente necessario per la difficile interazione "ragazzi stupidi"/"mostro gigantesco" - poteva essere sfruttato meglio.
Bisogna ammettere altresì che, tralasciata la premessa del mostro gigantesco - saturo di parassiti senza dignità -, il film è molto realistico ed evita altri archetipi hollywoodiani forse ancora più fastidiosi: così, per una volta, i ragazzi belli e eroici non salvano il mondo (si, Michael Bay, ce l'ho con te!).

[E ora, fatemi dire due parole sul mostro... lo spoiler c'è davvero qui!]
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Il mostro, per un esperto teratologo come il sottoscritto ; - ) è stato nuovamente una delusione. Se vi aspettavate qualcosa di originale siete fuori strada. E' un fottuto Zerg. Un Ultralisk senza corrazza e senza falci (beh, è un mostro americano, no?). O se preferite è un Bio Titan dei Tyranids di Warhammer 40k, o uno dei mostri giganteschi di Resistance: Fall of Man. Insomma è quello che volete fuorché un design originale.
In questo caso il pre-film virale ha saputo essere più creativo. Ad esempio a me piaceva molto la balena mutata di Dougblot che avrebbe anche portato qualche elemento di "denuncia" già apprezzato nel notevolissimo lavoro coreano "The Host".

E se il mostro di Cloverfield fosse stata una balena?

Leggendo qua e la su internet ho scoperto che nelle intenzioni dei creatori dell'essere questo doveva essere un cucciolo spaurito "come un elefante di un circo scappato dal recinto", questa impressione proprio non l'ho avuta guardando la pellicola, ma Reeves non mi sembra molto portato alla trasmissione di queste sfumature

Con un seguito già viralmente annunciato ( o no??) parlare di questo film è stato facile. E' un film del quale si può dire tutto ed il contrario di tutto. E' un film che se ne avete sentito parlare e ne avete seguito le vicende probabilmente avrete già visto.
Altrimenti considerate l'idea di aspettare il DVD (o blurei : - ) ), lo schermo più piccolo riduce probabilmente il mal di mare e forse offre un'esperienza addirittura più realistica per un "documento filmato non professionale".
Inserito in: Cinema 105 Commenti
28gen/0818

TA Episodio 22: Crittografia e Autenticazione

Lo Skytale, uno dei primo cifrari


SICUREZZA DI RETE!

E' un piacere sentire il suono di queste parole!
Quel lucchetto sul browser poi!
Lui si che ci fa sentire a nostro agio mentre acquistiamo su internet.

Ma come funziona davvero la crittografia? Come è possibile che algoritmi che sono noti a tutti non possano essere "scardinati" per estrarre le preziosissime informazioni che contengono? Quale magia matematica fa si che invertendo le chiavi di cifratura si possa passare da un potente strumento per la protezione dei dati ad un mezzo per autenticare l'identità del nostro interlocutore?

Questa volta vi propongo un'avventura che parte dai tempi dei romani fino ad arrivare ai computer quantistici: inizia il nostro viaggio nella sicurezza di rete con Tecnica Arcana Episodio 22: Crittografia e Autenticazione.

Buon ascolto!

PS: è un episodio che non disdegna di essere ascoltato davanti al pc, sfogliando i link proposti nella pagina delle note alla trasmissione! : - )

Inserito in: Podcast 18 Commenti
25gen/0839

L’Ultimo Uomo sulla Terra, ovvero “Io sono Leggenda” con Vincent Price è in pubblico dominio!

The Last Man on Earth è il primo e (secondo me) più riuscito adattamento cinematografico del romanzo di Richard Matheson "Io sono Leggenda".

Locandina Last Man on EarthLa sua storia è molto curiosa, doveva essere un film Hammer, ma per una serie di peripezie finì nelle mani di Robert Lippert che decise di girarlo in Italia.

Già, The Last Man on Earth è un film molto italiano, girato a Roma nel 1964 con il titolo di "L'ultimo uomo sulla terra".

Il protagonista, che qui si chiama Robert Morgan invece che Robert Neville è un superbo Vincent Price, mentre la regia è di Ubaldo Ragona e Sidney Salkow.

Avevo promesso di non tornare più sull'argomento "Io sono leggenda", ma la scoperta è troppo ghiotta per essere ignorata.

La versione in inglese della pellicola è in pubblico dominio: è possibile scaricarla da Internet Archive completamente gratis, copiarla, duplicarla: volendo anche venderla.

Come è consuetudine dell'Archivio i formati disponibili sono molteplici: dallo streaming per connessioni dial-up, fino al grosso file Mpeg2 da oltre due gigabyte dal quale trarre un bel DVD da vedere, rivedere e conservare.

Come forse avevate intuito dal mio assioma : - ) amo molto questo film, che seppur non perfetto e non perfettamente aderente al romanzo, ne trasmette davvero l'atmosfera.
La sceneggiatura è stata scritta da Matheson in persona. Poi ha cambiato idea e ha preferito farsi chiamare con il nome di Logan Swanson perché non era soddisfatto, ma comunque si è fregato non le sue mani e non è stato uno scempio di terzi (a me il risultato sembra buono...)

Nonostante sia un attore di genere, le doti di Price sono universalmente riconosciute: è un attore raffinato, colto ed estremamente elegante e in questo film, nel quale spesso è solo con i suoi pensieri, non fa assolutamente eccezione.
Mi permetto di consigliare, a chi volesse esplorare ancora la filmografia di Price, una pellicole curiosa: I maghi del Terrore (The Raven), di Roger Corman, che nonostante il titolo è una commedia a sfondo fantasy-horror, scritta anch'essa da Richard Matheson ed incentrata sulla rivalità tra bizzarri stregoni.

Il cast è da non credere per un amante del genere, tanto da essere stato denominato "Il Triumvirato dell'Orrore": oltre a Vincent Price gli altri due stregoni sono gli indimenticabili Boris Karloff e Peter Lorre. Fatico a ricordare altre loro partecipazioni in un film brillante. Ha una parte persino un giovanissimo Jack Nicholson!

Tornando a The Last Man on Earth, potreste chiedervi se anche la versione in italiano sia quindi di pubblico dominio. Non conosco il caso specifico, ma la risposta è probabilmente NO, in quanto la traccia doppiata gode di diritti separati, come se fosse un'opera a sé stante.

Allora che aspettate? Scaricate The Last Man on Earth subito! Buona visione!

Inserito in: Cinema 39 Commenti
24gen/0811

MacBook FART

Linc: Hello?

Patt: Hello? Who's this?

Linc: ah?

Patt: Who's this?

Linc: It's Linc!

Patt: Linc! How you've been that... it's been a long time!

Linc: Yeah, I've been saving up working some over time so I get the MacBook FART!

Patt: Ah, are you talking about the MacBook AIR... biscuit?

Linc: Yes and, that's what me and my family are gonna run soon

Patt: All right... it's a little steep, don't you think? Eighteen hundred dollars?

Linc: (grida) YOU'RE PAYING FOR QUALITY! YOU'RE PAYING FOR PRESTIGE! You are paying for the genius behind it!

Patt: Let me ask you a question! What do you do if the operating system dies on you? There is no ethernet port...

Linc: You go and buy a new one!

Patt: ... no firewire port...

Linc: You go and buy a new one!

Patt: ... there's only one USB port!

Linc: You go and buy a new one! It's a no brainer!

Grezza trascrizione al volo dell'inizio del podcast The Linux Link Tech Show Episodio 228

(ok, ok farà il boot da usb o da remoto coso, ma ciò non toglie che sono morto dal ridere ascoltandoli...)

Inserito in: Podcast 11 Commenti
24gen/088

Metti un giorno, che ti viene quella voglia irresistibile di aprire un tumblelog…

Avete presente quella sensazione quando vedete (sentite) una cosa che vi fulmina, e vi viene voglia di farne una anche voi?

Però imparando dai propri errori si scopre che la fretta è cattiva consigliera.

Allora questa volta ho fatto le cose per bene. Ho letto e molto apprezzato un paio di maestri, e dopo qualche giorno di riflessione e prove è nato APPUNTI ARCANI, il mio tumblelog su Tumblr.

Mi sono reso conto (ehi piano piano arrivo anche io!!) che il blog tradizionale è eccessivamente complesso per una semplice segnalazione o per prendere un "appunto" da condividere con gli amici.

Un Tumblelog invece è proprio questo: in un secondo copi ed incolli un pezzo di testo, inserisci una foto semplicemente indicandone l'indirizzo (e senza il maleducato "hotlink" sul sito del proprietario!) aggiungendo magari un rapido commento.

Anche per me che non abbocco a tutte le trovate "2.0" che escono sul mercato (da qui il clamoroso ritardo), è stata una divertente rivelazione.

Appunti Arcani sarà il blog dei post abortiti, quelli che sulla Corte non sarebbero mai nati.

Se vi va di seguirlo si trova qui:

http://carlobecchi.tumblr.com/

qui invece c'è il feed:

http://feeds.feedburner.com/carlobecchi_tumblr

PS: non rallenta le uscite di TA ! : - )

Inserito in: Internet 8 Commenti
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