Mazinga Zetto 3
Dopo aver combattuto contro la polizia municipale, dopo aver sconfitto i piani di Renzo, torna Mazinga Zetto, questa volta a difendere la mia amata liguria da un'invasione di perfidi milanesi!!!
Colonna sonora Heavy e la partecipazione di Rocco Tanica completano l'esilarante quadretto!
L’invasione degli Ultra Condensatori è cominciata… da un cacciavite!
E' facile volare con la fantasia quando si parla di UltraCondensatori (o SuperCondensatori che dir si voglia): apparentemente offrono vantaggi a 360° rispetto alle normali batterie agli ioni di litio.
Ma dove sono i prodotti commerciali? E' tecnologia reale o l'ennesima promessa energetica non mantenuta?
I primi prodotti commerciali ad impiegare questa tecnologia, antica nella teoria ma rivoluzionaria nei materiali, stanno finalmente arrivando sul mercato, con grande anticipo rispetto alle più rosee previsioni.
Il primo che ho scoperto è il Coleman Flashcell Cordless Screwdriver, ovvero un cacciavite elettrico che al posto delle tradizionali batterie utilizza un supercondensatore FlashCell.
I vantaggi? Durata del condensatore praticamente infinita (sicuramente maggiore del resto dei componenti), ricariche anche parziali senza rovinare la cella, 90 secondi per una carica, minor impatto ambientale.
Immaginatevi l'effetto di vedere l'indicatore di carica salire in solo un minuto e mezzo!
Il prezzo? Accettabilissimo, soprattutto considerando la novità del prodotto: 80$!
L'ultracacciavite ha già ricevuto la "benedizione" di Sua Maestà Popular Mechanics che in una recensione svela anche la capacità operativa dichiarata: è circa la metà dei prodotti tradizionali (22 viti contro 37), ed in effetti anche le prove dimostrano un'autonomia non molto brillante, problema però reso meno grave dai rapidissimi tempi di ricarica (minuti invece che ore).
Oltre ai nostri sogni, gli ultracondensatori sono pronti ad invadere anche le nostre case!
Gli Ultracondensatori sono stati oggetto di un episodio di approfondimento di Tecnica Arcana.
[Via Security Now]
Audacity+PulseAudio+Ubuntu : problemi addio! (o quasi…)
Sottotitolo: La Fine di un Incubo.
Antefatto: l'introduzione forzata di PulseAudio come server audio (ma dai?) di default su Ubuntu 8.04 e 8.10 (e Fedora e molte altre distro) si è rivelato un vero e proprio dramma per podcaster e amatori del taglia e cuci sonoro che utilizzano Linux.
Audacity, uno dei più diffusi e semplici editor audio disponibili per Linux (ma anche per Windows e Mac), a causa delle librerie PortAudio, mal si sposava con Pulse e dei molti workaround proposti nussuno ha mai davvero funzionato, almeno nel mio caso. Di fatto usare Audacity su Linux è stato un inferno per quasi un anno.
Poi arrivò lui. Un santo. David Henningsson.
Citando le sue parole:
"Kevin Kofler ha sviluppato una patch che permette ad audacity di usare per backend dispositivi non-mmap, come PulseAudio. Ho testato questa patch, l'ho modificata leggermente e ne ho fatto un pacchetto per Ubuntu 8.10.
Se volete provarla, il metodo più semplice è installarare la versione modificata dal mio ppa:
https://launchpad.net/~diwic/+archive/ppa "
Inutile dire che non mi sembrava neanche vero!
Ho aggiunto immediatamente il Personal Package Archive (ppa) di David alla lista dei miei repositories, e ho aggiornato audacity.
I primi test sono davvero confortanti, nonostante mi sia limitato ad alcuni esperimenti, la differenza salta subito all'occhio. Per prima cosa compaiono due nuovi device "ALSA: pulse" per ingressi ed uscite:
Inoltre registrazione e riproduzione, che dai primi test avvengono correttamente e senza conflitti, passano attraverso il pannello di controllo di PulseAudio (e quindi attraverso il server), come si vede dalla seguente immagine, che si può ingrandire con un click:
Ho provato la registrazione dal microfono (via mixer hardware) e non ho avuto problemi, se non un po' di clipping che si attenua lavorando con il mixer (software). Registrare direttamente da un flusso come un video di youtube restituisce un volume veramente molto basso, e ho avuto problemi anche a registrare da Skype (la registrazione è accellerata) ma Skype su questa macchina fa i capricci, tanto che l'ingresso pulse non funziona e al contrario dell'uscita, devo farlo puntare direttamente ad ALSA.
Indipendentemente da ciò, questa è una grande notizia, poter tornare ad usare Audacity senza troppi problemi è un sogno che si avvera.
La patch è già stata inclusa in Jaunty, quindi Ubuntu 9.04 non soffrirà di questi problemi.
[Fonte: launchpad]
Stanotte scocca l’ora UNIX 1234567890 ! Venerdì 13 Linux Style!
I sistemi operativi UNIX utilizzano un modo curioso di memorizzare internamente ora e data: una variabile a 32 o 64 bit conta i secondi trascorsi dall'inizio dell'Epoca Unix, ovvero la mezzanotte UTC del 1° gennaio 1970.
Quindi l'ora sui sitemi BSD e Linux (e tutti gli altri sistemi derivati da UNIX) altro non è che un grosso numero intero, fatto che ha escluso questi sistemi operativi dal millenium bug, ma potrebbe impensierire gli "orologi" a 32bit nel 2038.
Questo fa si che di tanto in tanto, si presentino rappresentazioni temporali piuttosto curiose.
Una di queste avverrà stanotte: Venerdì 13 Febbraio 2009, alle 23:31:30 UTC (quindi in italia sarà già sabato 14) lo UNIX Time raggiungerà il conto 1234567890, come è facile verificare da qualunque terminale Linux:
Un conto alla rovescia si trova qui.
La concomitanza con la data di Venerdì 13 ha dato origine ad articoli divertenti come questo di Gizmodo.
[Su segnalazione di Alessio]
E brava Rai…
La Rai ha lanciato il nuovo portale televisivo.
Ma c'era proprio bisogno di utilizzare Microsoft Silverlight per i video?
Su Linux, malamente si riesce al leggere (ho dovuto evidenziare la scritta nero su nero) di procurarsi Moonlight.
Molto lentamente ma funziona. Naturalmente non prima di aver scaricato un po' di codec proprietari e aver "firmato" un bel EULA.
Complimenti davvero.
iPhoto: Volto Sconosciuto!
[via Mailing List AllAboutApple. Grazie a Carlo (non io!) per l'immagine]
Capolavoro SteamPunk su Youtube: The Mysterious Geographic Explorations of Jasper Morello
Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in "The Mysterious Geographic Explorations of Jasper Morello", uno splendido film d'animazione di 26 minuti, ad ambientazione Steampunk.
Il film narra le avventure di Jasper Morello, navigatore della flotta reale della città di Gothia, devastata da una misteriosa pestilenza che divora la carne dei suoi abitanti.
Il risultato è un riuscitissimo ed evocativo mix di computer graphics e silhouette animation, vincitore di decine di premi internazionali.
Dean Koontz’s Frankenstein – Book One & Two
"And back to 1956, when Frankenstein was just Colin Clive and Boris Karloff, and Mary Shelley was just a novelist instead of a prophet and historian"
Book Two: City of Night, p. 333
Io, avidissimo lettore, dopo aver passato il 2008 praticamente senza aver aperto un romanzo, cominciavo davvero a preoccuparmi. Ma il 2009 comincia in modo completamente diverso.
Girovagando per Milano sotto Natale, mi sono imbattuto nei due volumi in lingua originale del Frankenstein di Dean Koontz: Book One - Prodigal Son e Book Two - City of Night.
Leggo Koontz da quando Luca me lo ha fatto conoscere, un bel po' di anni fa, e non lo annovero nella ristrettissima cerchia dei miei autori-culto solo perché non leggo tutta la sua produzione (trovo i thriller piuttosto banali) e perché i finali dei suoi libri non sono quasi mai all'altezza del corpo narrativo.
Ma se lo scrittore decide di introdurre nel racconto qualche elemento fantascientifico o paranormale, la storia diventa davvero insuperabile, senza mai perdere immediatezza ed originalità.
Sapevo che Koontz aveva riscritto il mito di Frankenstein per una serie televisiva mai decollata, e questo script era in seguito diventato un romanzo, ma la pigrizia mi ha sempre portato ad acquistare libri principalmente se mi si paravano davanti in libreria, fatto in questo caso di ardua realizzazione dal momento che (credo) i volumi in questione non sono ancora stati tradotti.
Visto che la sezione inglese della Mondadori di Milano è ben più vasta di quella di Genova e che i volumi erano proprio al culmine della gaussiana della mia attenzione visiva (in centro scaffale, altezza occhi) non mi sono lasciato sfuggire l'occasione.
Il romanzo, seppure scritto a sei mani con due tizi che non ho mai sentito nominare, è puro Koontz. Potrebbe essere suggestione, ma nel primo volume sembra di avvertire l'origine televisiva da alcuni dettagli, alcuni capitoli sembrano vere e proprie panoramiche per introdurre luoghi o personaggi che sarebbero dovuti diventare ricorrenti. Anche le descrizioni sono ridotte al minimo, lasciando la creazione della scena ai dialoghi e ai pensieri dei protagonisti, elemento comune ad altri lavori dell'autore. Piuttosto insolito per Koontz è invece la presenza costante di elementi di "Comic Relief": oltre a stemperare la tensione riescono a strappare almeno un paio di risate.
Raccontare la trama di questo Frankenstein è difficile, perché riassumendo si rischia di banalizzare, o ancora peggio ridicolizzare un lavoro che di certo non merita questo trattamento.
Il primo libro ci catapulta in un monastero Tibetano, dove un uomo molto particolare ha trovato rifugio dai demoni che hanno perseguitato la sua esistenza. Il suo volto è parzialmente sfigurato, la sua mente nasconde una furia animale che ha imparato a controllare solo con lo scorrere dei secoli e nei suoi cuori batte un'energia unica, che lo ha portato in vita e gli permette di comprendere naturalmente i più sottili ed eterei meccanismi del mondo che lo circonda. Quest'uomo si fa chiamare Deucalion, e mai nome è stato più appropriato.
Deucalion cercava solo l'oblio che non è mai riuscito a trovare neppure tra i carny dei Freakshow, ma la sua pace dovrà attendere, perché presto scoprirà che il principale demone del suo passato, creduto morto da oltre duecento anni, è in realtà vivo e vegeto e mascherato dietro l'arrogante nome di Victor Helios. Nascosto dalla facciata di una grande azienda farmaceutica e biotecnologica, Helios è al culmine di un piano che progetta da lustri, un piano perverso e malato che porterà alla purificazione del pianeta dalla piaga di una specie ritenuta debole ed imperfetta.
Il romanzo, oltre ad essere davvero scorrevole, ha una serie molto lunga di pregi: in primo luogo offre una descrizione della perversione e della follia quasi senza eguali; non mi riferisco ad alta letteratura, ma alla cura dei dettagli e all'originalità nella rappresentazione di manie e distorsioni dei "cattivi". Un serial killer perfezionista che disprezza un collega perché conserva i brandelli delle sue vittime in contenitori da frigo di marca scadente può essere un buon esempio, al pari della scena del piatto "troppo esotico per il menù" nel ristorante Cinese (suggerita a Koontz addirittura da P.K. Dick, come spiegato nell'introduzione). Un secondo elemento notevole, almeno nei primi due volumi, è l'abilità con cui Koontz riesce ad evitare il trito cliché de "l'eterna lotta del bene contro il male" anche se non riesce con altrettanta abitilità ad allontanarsi da quello dell'antieroe.
Contrariamente alle prime impressioni e alle dichiarazioni dei protagonisti, nel libro il "male" è un concetto superato, quello che sembra un impero nell'ombra altro non è che puro caos, una costruzione fragile ed abominevole sulla quale la natura sta già prendendo il sopravvento, e che forse renderebbe superflua l'ascetica crociata di liberazione che, per misticismo neppure troppo velato, ricorda più le vicende di Giovanna d'Arco che un tradizionale romanzo horror.
Rassicuro i fedelissimi dell'autore: anche in questi libri dalla particolare origine, di un nucleo famigliare sereno & "normale", non vi è neppure l'ombra.
Non credo di poter aggiungere altro, ho divorato in poco più di venti giorni le 900 pagine che compongono i due volumi, ed ho avuto in cambio una storia apparentemente banale, ma in verità costruita con il cesello, con personaggi convincenti sotto ogni profilo, un'avventura scorrevole ed appassionante come ogni best seller dovrebbe essere.
Il terzo capitolo è previsto per quest'anno, e sinceramente spero che Dean si sbrighi a completarlo. Inoltre, per chi preferisse un approccio più leggero, segnalo la graphic novel uscita di recente: proprio ieri mi è arrivata la notizia attraverso la newsletter di Koontz, che dalla morte del suo cane, ha finalmente ripreso a scrivere in prima persona!
Ora sto leggendo Mister B. Gone, di Clive Barker, che si intravvede sullo sfondo della foto. Sono a metà, sia del libro che della convinzione sulla bontà del romanzo.
TA Ep 28: in anteprima su www.tecnicaarcana.com
il robot steampunk di Simone Graziani svela il nuovo Tecnica Arcana
E' uscito Tecnica Arcana Nº 28: UltraCondensatori ed è scaricabile in anteprima sul nuovo sito di Tecnica Arcana, www.tecnicaarcana.com!
Annunciato da eoni, il nuovo sito debutta in versione sperimentale, nella speranza che tutto funzioni per il meglio. Come potrete presto notare nessun lavoro di personalizzazione grafica è stato attuato, ci sarà tempo in futuro, la cosa fondamentale era dare un'ammodernata alla struttura ed avere un punto di riferimento stabile, comodo da gestire per me e di confortevole fruizione per gli ascoltatori.
Se utilizzate iTunes, beh, non dovete fare nulla. Kudos a Apple, il sistema di migrazione dei feed funziona davvero.
Se utilizzate un altro aggregatore, mi spiace ma c'è un piccolissimo lavoretto da fare.
Dovete sostituire il vecchio feed al quale siete attualmente abbonati con il nuovo. Quindi copiate questo indirizzo:
http://www.tecnicaarcana.com/rss/ta.xml
ed incollatelo al posto di quello vecchio nel vostro aggregatore.
Nel dubbio potete sempre cancellare Tecnica Arcana dal vostro aggregatore e abbonarvi nuovamente attraverso il nuovo feed indicato qui sopra.
Maggiori informazioni sulla migrazione sono disponibili sul nuovo sito che vi aspetta con un succoso episodio di approfondimento che attende solo di essere scaritato!
Buon inizio di 2009 e lavori in corso…
Eccoci qui reduci da un periodo di festività molto vicino alla tavola e molto distante del computer!
Auguro a tutti i lettori del blog uno sfavillante 2009, che per me è iniziato, dal punto di vista degli intertubi, con la fine dei lavori per il sito (beta) di Tecnica Arcana, che dovrebbe essere online entro la settimana prossima.
Anche sul blog i contenuti saranno un po' carenti finchè tecnicaarcana.com non sarà pronto, quindi portate pazienza e a risentirci/rileggerci prestissimo!