CoM – Il Blog di Carlo Becchi Compreresti un Raggio della Morte usato, da quest'uomo?

17nov/0831

Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex: Recensione ed Analisi

 

Dopo il solito lungo periodo di prova, nel quale ho cercato di analizzare il maggior numero di profili di utilizzo, sono finalmente pronto a condividere le mie impressioni sull'ultima release di Ubuntu 8.10: Intrepid Ibex (32 bit).
 
Nota: nel testo si fa spesso menzione alla recensione della precedente versione 8.04 Hardy Heron, disponibile qui.
 

INTRODUZIONE 

Installazione

Come di consueto la mia installazione consiste nel formattare la partizione root installando il sistema operativo ex-novo, montando dal gestore delle partizioni la mia partizione dati come /home.
Dal punto di vista tecnico questa soluzione è a metà strada tra una installazione pulita e un aggiornamento. Tutti i componenti di sistema vengono rimossi e reinstallati completamente, ma i file di configurazione sono aggiornati, e se questo processo comporta problemi questi si presenteranno anche con questo metodo.
Ho deciso di ridimensionare tutte le partizioni per adeguarle all'effettivo utilizzo riscontrato con l'8.04. Avevo dimensionato con troppa generosità root e swap, ed ho pensato che fosse il caso di dedicare più spazio ad home. Il gestore di partizioni dell'installer non permette di espandere le partizioni, probabilmente perché progettato solo per ridurre partizioni windows, ma una volta usciti da Ubiquity e lanciato Gparted, non ho avuto problemi a ridurre root e swap, spostarle per farle tornare contigue ed espandere home.
Ubuntu è l'unico sistema operativo presente sul mio PC.
  

Un pessimo inizio.

L'inizio, è bene dirlo subito, è stato pessimo. Per fortuna, contrariamente al primo approccio con Hardy Heron, la situazione è migliorata esponenzialmente con il tempo.
Il pannello di GNOME soffre di un baco che rovina le associazioni delle cartelle di "risorse" verso Nautilus (solo in caso di aggiornamento), impostando l'apertura con un programma random, nel mio caso il gestore delle fotografie F-Spot. A giudicare dal ticket su launchpad il bug è molto diffuso, e tanti si sono trovati a cliccare sulla propria home vedendosi invece lanciare F-Spot, mplayer, totem e altri software.
Per ripristinare la corretta impostazione è necessario mettere mano al file di configurazione, che non è proprio un'operazione alla portata degli utenti di primo pelo.
 
Inoltre ho avuto problemi durante lo spegnimento del sistema, la procedura di shutdown si bloccava, a volte con un freeze della schermata grafica, altre volte tornando alla console con un laconico messaggio: unable to iterate IDE devices:no such files or directory.
Questo secondo problema è stato risolto con uno dei numerosissimi aggiornamenti del kernel che si sono succeduti subito dopo il rilascio.
Di tanto in tanto, soprattutto dopo qualche pasticcio tentando di configurare il problematico audio, ottengo ancora un notevole ritardo in fase di spegnimento, dovuto alla difficoltà di terminare “ALSA”.
 

IN DEPTH - HARDWARE 

Riconoscimento dell'hardware.

Il portatile dal quale scrivo ha sofferto nelle precedenti versioni di Ubuntu di alcuni problemi di varia entità, natura e gravità.
Il riconoscimento dell'hardware ha sempre fallito nel
  • riconoscere il lettore di memory card, e continua a fallire
  • riconoscere la porta infrarossi, e continua a fallire, nonostante funzioni su Mandriva One 2009
  • riconoscere il telecomando, ma senza IR è decisamente chiedere troppo.
  • Nonostante il bluetooth funzioni, non è possibile ricevere file dal cellulare (anche su Mandriva), questo è un problema evidentemente legato al particolare chipset, in quanto con una chiavetta esterna il bluetooth funziona alla perfezione.
  • La spia del wi-fi non si accende anche se la scheda funziona regolarmente. Paradossalmente la spia si accende su PC-BSD 7!

 

Sorgi, hard disk, sorgi!

Risorto dalla tomba è invece l'hard disk (o meglio il suo controller intel ICH6), umiliato da Ubuntu 8.04 e ridotto spesso a funzionare con trasferimenti prossimi ai 2-4 Mb/s, con evidenti ed insopportabili decadimenti di prestazione.
Seppur ancora distante dalla perfezione, e se durante la copia dei file si può notare qualche incertezza, il nuovo kernel ha portato un quantum leap prestazionale su questo computer mutando completamente l'esperienza d'uso. Sto ancora raccogliendo log e file di configurazione per investigare il problema, visto che ci sono ancora margini di miglioramento, ma il sorriso è decisamente tornato.
 

Prestazioni.

Questo è davvero un punto di gaudio per lo stambecco intrepido. Le prestazioni generali percepite sono migliorate incredibilmente! (non mi riferisco naturalmente ai saltuari decadimenti del disco, facilmente isolabili in un'analisi prestazionale)
L'applet di Gnome per il controllo della frequenza della CPU rimane inchiodata al valore minimo (798 Mhz) in quasi tutte le situazioni di uso (beh, non se si converte un film, naturalmente!).
Dopo una giornata di utilizzo era difficile vedere l'indicatore della CPU scendere dal livello massimo (2.0 Ghz) mentre ora è difficile farlo salire fin lassù! Addirittura è possibile guardare tutto Big Buck Bunny in 720p codificato nell'esigente h.264 con la CPU che viaggia a 798 Mhz, massimo 1.06 giga. Eccellente davvero.
 

Driver Ati Floss

I driver Ati open source, ottimi sulle schede più vecchie (serie 9000) non avevano particolarmente brillato nella precedente installazione, spingendomi alla fine a preferire quelli proprietari per la mia X700 mobile, sotto certi punti di vista anch'essi comunque disastrosi.
Finalmente i driver open source sono utilizzabili e superiori a quelli proprietari sotto quasi tutti i punti di vista: installati finalmente di default con compiz abilitato già dal live cd (per i chipset mobile erano stupidamente tutti blacklisted in Hardy, per un problema di compatibilità con un singolo chipset). Le prestazioni sono sufficientemente buone per l'uso quotidiano, e compiz risulta fluido anche nelle transizioni più impegnative, con l'enorme vantaggio di non soffrire del fastidioso flickering dei driver proprietari per le applicazioni open gl quando compiz è attivo e dell'orribile riproduzione video pixellosa sempre firma di fglrx.
Non ho neppure provato ad installare i driver proprietari, sono davvero molto soddisfatto di quelli open source, nonostante soffrano dei seguenti problemi:
  • con compiz abilitato, le ombre sopra un video (ad esempio dei menù di totem) sono un blocco nero, lo stesso dicasi per oggetti trasparenti (come il controllo del volume) che compaiono sopra un video codificato in hardware: la trasparenza non c'è.
  • se si trascina una finestra video, il video appare solo alla fine dello spostamento della finestra;
  • Non si può catturare una finestra con video accelerato via hardware (catturare si cattura, ma il video è nero)
  • Le prestazioni nei giochi sono nettamente inferiori a quelle dei driver proprietari.
Ad esempio quella droga di Urban Terror, con i driver Ati fglrx non scendeva mai sotto i 90 fps, mentre con i driver open source le prestazioni sono estremamente variabili, difficilmente si sale sopra i 70 fps ma troppo facilmente si scende sotto i 30 nelle situazioni più concitate.
Penumbra Overture crasha irrimediabilmente GNOME, mentre funzionava splendidamente con i driver proprietari.
Ciò nonostante il bilancio è pesantemente a favore dei driver open source che hanno anche il grande vantaggio di non interferire con le altre applicazioni, ad esempio lo scroll in firefox.
“Nessun Driver proprietario in uso in questo sistema”... finalmente!
 

Stabilità

In Ubuntu 8.04, X crashava una volta ogni 3 giorni, preciso come un orologio, portandosi dietro tutto quello che c'era sopra e facendo piangere Gesù (non direttamente per il crash di X, diciamo per le... conseguenze). Il problema è stato risolto, ma con mooolta calma.
 
In Ubuntu 8.10, in due settimane ho avuto un crash di Firefox.
 
Notate la differenza? Avete familiarità con la parola “perfezione”?
 

Onda MT503HS di TIM non funziona su Ubuntu 8.10

Volevo provare il supporto 3G di Network Manager e per questo mi sono fatto prestare da Francesco la sua Onda MT503HS. Distribuita da TIM come “Alice Mobile” è senza dubbio una delle chiavette 3G più diffuse in Italia, vanta il supporto a linux sulla scatola in virtù di un pugno di programmi e driver sparsi sul cdrom ed un patetico “.pdf” di installazione.
Questa penna non è riconosciuta in Ubuntu 8.10 e i driver (vecchi) non si compilano.
A quanto pare i nuovi driver saranno rilasciati al più presto. Se potete evitatela, altrimenti seguite questo thread:
http://forum.ubuntu-it.org/index.php?topic=231713.msg1589149
 

Iberna e Sospendi

Funzionano entrambi, ma contrariamente ad Hardy, su Intrepid sono così lenti da risultare completamente inutili.

  

IN DEPTH – SOFTWARE

 

Immagine spegimento e cambio stato

GNOME

 
Ancora una volta gli avanzamenti più evidenti provengono da GNOME, la nuova versione 2.24 prosegue la sua strada verso un continuo e progressivo miglioramento. Ogni nuovo GNOME è sempre più bello e stabile della precedente release.
Si notano inoltre i primi passi verso una maggiore integrazione tra applicazioni e ambiente desktop. A titolo di esempio, GNOME offre un nuovo approccio allo spegnimento del computer che comprende il nome dell'utente attivo. Se si utilizza Pidgin, l'ottimo client multiprotocollo per la messaggistica istantanea, insieme alle opzioni di spegnimento del pc vengono integrate le funzioni di cambio di stato IM. Nulla di rivoluzionario, ma ben si evince come la cura dei particolari, e la limatura degli spigoli troppo acuminati, sia oramai entrata nel processo di sviluppo.
 

Nautilus

Nautilus è il file manager di GNOME, e in questa release ho potuto notare moltissimi miglioramenti. Non solo è meno prono a crash e freeze, ma alcune nuove funzioni sono davvero benvenute.
E' il caso della navigazione a tab, come in Firefox che finalmente non è più esclusiva di KDE.
 
Navigazione a tab
 
Davvero molto comodo è il pulsante che permette di smontare facilmente i volumi presenti sul PC, avvisando se alcuni file cancellati sono ancora presenti nel cestino, permettendo la facile cancellazione.
 
Smontaggio dei volumi
 
E' stata introdotta una nuova “vista”, quella compatta, della quale francamente non sentivo la mancanza, avrei preferito di gran lunga una visualizzazione a due colonne, come su Dolphin.
 
Un bug che affliggeva la precedente versione è stato finalmente corretto: ho una fotocamera a 12 Megapixel, e le immagini che produce hanno una dimensione compresa tra i 3 e i 6 Megabyte l'una, a seconda del soggetto. Con ubuntu 8.04, la maggior parte delle immagini di dimensione > 5 Mb non avevano anteprima. Ora tutte le immagini hanno la loro bella icona che rappresenta la miniatura della foto, comodissima quando si deve cercare un preciso scatto.
 
Anteprima immagini
 
Parlando di immagini, ora F-Spot copia di default anche i filmati presenti sulla macchina fotografica, una bella comodità.
 

Network Manager.

Grandi novità anche per il gestore di rete di GNOME, in passato uno dei componenti meno amati, e che ancora oggi suscita qualche perplessità.
Pur non potendo provarla, per limitazioni hardware già trattate, il supporto ai modem 3G sembra fatto nel modo giusto, è possibile infatti scegliere nazionalità e provider e vedere i parametri specifici di connessione, configurati automaticamente.
 
Il network manager e il supporto 3g
 
Così come nella precedente versione, a casa non ho avuto problemi specifici nell'uso di Network Manager, che è stabile e veloce nel passare da una rete all'altra.
Ma recandomi da Simone, che ha fastweb, ho scoperto un bug gravissimo: come faccio sempre, ho steso il cavo ethernet fino all'HAG di fastweb e ho aperto Firefox: Network manager si è bloccato, tentando di recuperare i dati di connessione dal DHCP. L'ultima volta che sono andato da Simone con Ubuntu 8.04 non ho avuto problemi di sorta.
Scopro così questo ennesimo bug di network manager, a quanto pare legato alla rilevazione dell' MTU. Il workaround proposto ha funzionato, ma qui non posso proprio esimermi da una posizione dura.
Nell'anno del Signore 2008 non è ammissibile che un sistema operativo moderno, indipendentemente dal fatto che sia commerciale, gratuito, open source, free software abbia problemi protocollari con una semplice ethernet cablata. Posso comprendere le difficoltà dei driver, il mancato supporto dei produttori, ma la gestione dello stack TCP/IP proprio no.
Ho ricevuto inoltre diverse segnalazioni di malfunzionamenti e difetti di questo componente.
Marco (astronauticast), vittima del digital divide mi segnala ad esempio il mancato supporto alle connessioni dial up, che non ho verificato ma è in effetti molto grave (in mobilità può sempre servire, anche se ci si collega principalmente con il broadband).
Un altro Marco (casapizza) invece punta il dito sulla gestione degli IP fissi. Ho verificato l'accusa modificando “auto eth0”, la connessione predefinita, per impostare un IP statico invece di quello dinamico assegnato dal DHCP. In effetti al riavvio non c'è più traccia della modifica.
Ho provato allora a creare una nuova connessione con IP fisso, rimuovere “connetti automaticamente” da auto eth0 ed assegnare questo checkbox alla nuova connessione.
 
Network Manager e IP Statico
 
Il pc si collega con l'ip impostato in network manager, anche al riavvio, ma la connessione ad auto eth0 è misteriosamente sparita. E' indubbio che NM 0.7 sia ancora pieno di bug, soprattutto nelle modalità di funzionamento meno diffuse e quindi meno testate, e rappresenta un grave tallone d'achille alla qualità percepita del sistema.
 

Samba

Samba questa volta ha funzionato alla perfezione, complice (credo) la mia scelta di non installare Firestarter. Come si evince dall'immagine qui sotto sono riuscito al primo colpo a vedere ed interagire con il mio computer fisso (al momento con Kubuntu 8.10) e con la condivisione di Windows 2000 che girava in VirtualBox sempre su quel computer.
 
Tutti felici con Samba
 
Continua a mancare un pannello di configurazione delle impostazioni di Samba, e operazioni come il semplice cambio del nome del gruppo di lavoro (di default WORKGROUP) non sono possibili da interfaccia grafica senza installare altro software. Potrei essere io che continuo a non trovarlo dopo più di sei mesi, ma ancora attendo smentita a questa mia ipotesi dalla recensione della 8.04. Analogamente mi farebbe molto piacere per la 8.10, scoprire che si tratta solo di una mia distrazione.
 

Flash 10.

Alla prima visita di youtube, o ad un altro sito che utilizza Flash, viene proposta l'installazione di questo software proprietario, la tanto attesa versione 10.
Diciamo subito che questo nuovo step evolutivo non fa miracoli, ma rappresenta di sicuro un punto importante per il mondo linux in quanto è il primo Flash che vanta le stesse funzioni su tutte e tre le piattaforme, ed è stato rilasciato contemporaneamente.
Seppur ritengo ci siano ancora spazi per miglioramenti a livello prestazionale, comparando la versione linux con quella Windows, i passi avanti si percepiscono ad occhio nudo.
Non mi era mai capitato, ad esempio di riprodurre un video di youtube e vedere la frequenza della CPU rimanere a livelli minimi come in questo caso:
 
Video Flash a basso uso di CPU
 
 
Si noti un leggero glitch nell'indicazione dell'unità di misura, sicuramente causato dall'aumento di frequenza a 1,06 Ghz dovuto allo screen capture. L'ho lasciato a dimostrazione che la frequenza della CPU non era bloccata a 798 Mhz.
Sempre parlando di glitch, ogni tanto il nuovo flash ne propone qualcuno, ma in generale le prestazioni e la qualità sono migliorate dalla precedenti versioni. Anche le funzioni di visualizzazione tridimensionale accelerate dall'hardware, funzionano egregiamente.
Non mi risulta che Flash sia disponibile nativamente per sistemi a 64 bit.
Uscita a 12 ore dalla stesura di questa recensione! (Porterà bene? Dov'è il driver per la chiavetta TIM?)
 

PulseAudio.

E' oramai chiaro che, dal punto di vista delle applicazioni consumer, uno dei punti più deboli di Linux in generale, e di Ubuntu in particolare, sia l'audio. Al tempo del solo ALSA, il supporto non si poteva certo dire all'avanguardia, ma quanto meno era stabile e non generava eccessive confusioni.
Personalmente ritengo l'introduzione di PulseAudio in ubuntu 8.04 un vero e proprio disastro, tanto che come è noto l'ho presto eliminato per tornare ad ALSA, al limite accoppiato a Jack per qualche esperimento più avanzato.
Date le premesse, in questo settore non si poteva che migliorare, e così è stato fatto.
Ora tutte le applicazioni di default lavorano bene con PulseAudio, Flash compreso. Anche Skype riconosce pulse come dispositivo di input/output ma io e molti altri, a giudicare dai forum, abbiamo avuto problemi.
La regressione ad ALSA in questo caso è più complessa, visto che molte applicazioni sono configurate per funzionare direttamente con Pulse, non basta specificare che sia ALSA il layer audio predefinito dal pannello dell'audio.
Gli sviluppatori di Pulse hanno criticato in passato Ubuntu per essere stata una delle peggiori distribuzioni nell'ambito dell'integrazione con il loro server audio, e relativamente ad Hardy, hanno ragione al 100%.
Con Intrepid c'è stato un miglioramento, ma la situazione dell'audio è ancora critica per un utente alle prime armi. Volete davvero scegliere tra NOVE mixer differenti?
Proseguendo con lo sviluppo sempre più applicazioni useranno PulseAudio, e posso almeno in linea teorica capire l'introduzione anticipata di questo server audio: diventare il sistema audio di default dà una scossa agli sviluppatori di applicazioni per supportarlo; questo però non può assolutamente avvenire a spese degli utenti, come è capitato in Hardy e come capita in minor misura in Intrepid.
I progressi lenti, la mancanza di uno standard ben definito e l'autarchia di KDE non mi rendono particolarmente ottimista per l'audio Linux nel prossimo futuro.
Mi rendo conto che a causa del podcast, mi ritrovo in una posizione tale per cui l'audio (moderatamente) avanzato è un requisito fondamentale, mentre per la maggior parte degli utenti ascoltare musica e qualche video su youtube è più che sufficiente. Sotto questo punto di vista si sono fatti passi avanti, visto che tutte le applicazioni installate di default e anche il plugin Flash funzionano a dovere in PulseAudio. Per quanto riguarda la registrazione, l'editing e il routing dei flussi attraverso PulseAudio, sto ottenendo proprio in questi ultimi giorni risultati davvero incoraggianti, indubbiamente insperati. Di certo ho dovuto modificare le mie abitudini, recuperare dai repository tutte le applicazioni di controllo del server audio assurdamente oscurate, ma sto davvero facendo passi da gigante nel trasferire la mia produzione audio da Alsa a Pulse. Spero al più presto di poter raccogliere in maniera organica le informazioni trovate durante le sperimentazioni e metterle a disposizione dei lettori in futuro.
Credo sia davvero fondamentale che Ubuntu mascheri (ma solo di default) le budella del sottosistema audio in un controllo semplice ed intuitivo che non possa dare adito ad ambiguità, come invece accade oggi con la presenza contemporanea dei diversi sistemi per i quali è a volte difficile stabilire ogni controllo a che livello agisce. Mi riferisco naturalmente alle sole impostazioni lato utente, è naturale che Alsa e PulseAudio debbano continuare a convivere, visto che agiscono a livelli differenti, con compiti differenti e sono necessari l'uno all'altro.
 

Accessibilità.

Continua a grandi passi lo sviluppo per la realizzazione di un sistema Linux accessibile. Orca è installato meglio, già perfettamente configurato e disponibile nel menù applicazioni. Questo significa che un utente non vedente può utilizzare qualunque installazione di Ubuntu 8.10, anche già installata ed avviata semplicemente ricordando la sequenza di tasti (Alt-F1, giù, giu, destra, invio), oppure la tradizionale Alt-F2, digitare “orca” e invio.
 

ALTRO SOFTWARE

 

Evolution

Non ho investigato questo aspetto ma Evolution ha chiesto, al primo avvio, di convertire il database in SQLite, che solitamente è cosa buona considerando velocità e leggerezza di questo mini-DB. Non so cosa ci fosse prima (solo un'altra versione di SQLite?), ma la velocità è aumentata.
Evolution è a mio avviso il migliore client di posta per Linux, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli account IMAP.
 

Codec Commerciali

Non sono sicuro che sia una nuova feature, ma non ricordo di averla vista nelle precedenti versioni, quindi prendete questo paragrafo con il beneficio del dubbio.
Come sempre accade al primo tentativo di apertura di un file afflitto da brevetti (es. mp3), è richiesta l'installazione dei codec proprietari/encumberd.
Viene inoltre fornita la possibilità di acquistare i codec di Fluendo legalmente, direttamente dallo store di Canonical.
 
Codec commerciali di Fluendo
 

Synaptic

Piccole modifiche anche al Packet Manager Synaptic. E' stata introdotta una comodissima finestra di ricerca rapida che permette di raffinare ulteriormente le ricerche, nel caso in cui queste diano molti risultati.
 
Synaptic Packet Manager

 

OpenOffice 3.0

Per motivi più che condivisibili OpenOffice 3.0 sarà rilasciato solo al primo aggiornamento di Dicembre, nei repository backport, ed è comunque installabile dai repository non ufficiali (e non supportati) presenti su launchpad.
Personalmente non sono un grande utente di OpenOffice e non sento eccessivamente la mancanza della nuova versione, che installerò quando presente sui repos ufficiali, ma credo che se l'approccio della prudenza mostrato in questa situazione fosse applicata anche ad altri componenti, molti dei problemi qui riscontrati sarebbero spariti.
Se avete necessità della nuova versione di OpenOffice il repository non ufficiale è questo:
 
deb http://ppa.launchpad.net/openoffice-pkgs/ubuntu intrepid main
 
(va inserito in synaptic, Impostazioni->Archivi dei pacchetti->Software di terze parti->Aggiungi e copiate e incollate la riga qui sopra)

CONCLUSIONI

 

Riassumendo...

Dopo quasi 25.000 battute non credo sia necessario esplicitarlo, ma ritengo Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex di gran lunga superiore alla precedente versione 8.04 che davvero mi aveva lasciato non poco interdetto.
Sono davvero lieto della generale qualità del sistema operativo, e sono sorpreso dell'eccellente stabilità generale, soprattutto in considerazione di notevoli modifiche strutturali come il passaggio a X.org X11 7.4 e al nuovo Xserver.
Tuttavia manca la percezione di miglioramento assoluto che ho avuto ad esempio passando dall'annata 6 a quella 7 (7.04 – 7.10) della quale ho senza dubbio un ricordo migliore di quella attuale (si sa però che il tempo lenisce il dolore...)
 

Cosa manca

Credo che per prima cosa Ubuntu necessiti di razionalizzare la gestione del sistema operativo. Sotto questo punto di vista molte distribuzioni concorrenti come OpenSuse e Mandriva hanno optato per un centro di controllo personalizzato (YAST e Drakconf rispettivamente) che personalmente apprezzo molto. La strada però non deve essere per forza questa, un primo passo si potrebbe compiere riorganizzando il menù “sistema”, troppo affollato e dispersivo, in sottocategorie che raggruppino le principali funzioni in modo più organico.
 

Regression, Regression, Regression

La regressione è uno dei problemi più gravi che affligge i sistemi operativi, non solo linux e non solo Ubuntu. Ma non c'è nulla di più frustrante che scoprire che dopo un aggiornamento qualcosa che ha sempre funzionato perfettamente, ha smesso improvvisamente di farlo, o una funzione usata quotidianamente non è più presente. Purtroppo in un sistema complesso come una distribuzione Linux, in cui molti team lavorano a progetti separati e non sempre con la dovuta comunicazione, questo problema è estremamente difficile da risolvere ma deve comunque essere ritenuto una priorità, soprattutto con un ciclo di aggiornamento di soli sei mesi.

 

Una vera Linux Standard Base per il desktop

In passato sono stati tentati diversi approcci per standardizzare e rendere interoperabile la piattaforma “Linux”, con scarso successo.
Seppure la massa critica di utenti sia ancora lontana dal raggiungimento, credo sia giunto il momento in cui è necessario, per le maggiori distribuzioni orientate al desktop, riunirsi intorno ad un tavolo e discutere della possibilità di lavorare insieme per rendere più facile per l'utente alle prime armi l'installazione di componenti vitali come ad esempio i driver hardware, soprattutto se questi non sono presenti nei repository. L'esperienza dovrebbe essere resa più simile a quella che si ha nei sistemi Windows e Mac, elaborando un sistema che permetta all'utente un'installazione semplificata, e alle aziende produttrici il rilascio di driver che coprano il maggior numero di distribuzioni possibile, con il minore sforzo. Sotto questo punto di vista, strumenti come DKMS di Dell, introdotto in Ubuntu 8.10 possono rappresentare, almeno sotto il profilo strettamente tecnico, un passo avnti in questa direzione.
Uno dei miei discorsi “da bar” da tempo immemore riguarda la necessità di introdurre quello che chiamo -scherzando- “DirectX for Linux”, che non è assolutamente quello che sembra, ma semplicemente la scelta di una serie di piattaforme e librerie da considerarsi standard per lo sviluppo di giochi sotto linux e che possano funzionare su ogni distribuzione e con ogni ambiente desktop (per l'audio ad esempio è un problema non trascurabile, nè banale).
Questo renderebbe (almeno nella mia testa, e spesso davanti ad una birra) molto più facile realizzare, installare e distribuire giochi Open Source sotto Linux, anche nel caso in cui questi non siano presenti nei repository della propria distribuzione. La lista delle dipendenze collasserebbe in un “Questo gioco richiede DXFL ; - ) V3.0” così come avviene per i giochi Windows. Il tutto si risolverebbe con l'installazione da repository di un solo (meta)pacchetto. Non credo che con le dimensioni dei dischi attuali sia un grosso problema installare in un colpo solo una serie di librerie considerate standard per il gaming open source, anche se non tutte saranno poi effettivamente utilizzate (es. Pygame potrebbe essere installato ma non usato dai giochi scritti in C). Ciò potrebbe spingere gli sviluppatori verso l'uso delle librerie supportate, diminuendo la granularità delle soluzioni adottate, aumentando l'interoperabilità, creando una solida piattaforma per il gaming e magari dando vita a progetti collaterali come ambienti di sviluppo appositamente dedicati a questo scopo.

 

Semplicità attraverso l'oscurità non è la strada giusta.

Non condivido la scelta di Ubuntu di mantenere il sistema semplice anche attraverso la rimozione dall'interfaccia grafica di alcune funzioni fondamentali all'amministrazione del sistema.
Credo invece che sia necessario fornire un maggior numero di funzioni a basso livello immediatamente accessibili, ma posizionate in modo da separarle da quelle d'uso quotidiano, e proteggerle da un uso scorretto e potenzialmente dannoso.
Se il file fstab non dovrebbe essere modificato da mano inesperta, deve essere possibile decidere se montare un drive all'avvio, se si vuole modificare le regole di accesso ad un disco di windows, magari limitando la gestione dei volumi NTFS alla sola lettura. Operazioni come queste o più banalmente il cambio del gruppo di lavoro in Samba, l'installazione di nuovi Font o la semplice etichettatura di una penna USB dovrebbero essere a portata di mano, senza ricorre a complicati tutorial o all'installazione di altro software, spesso difficile da identificare.
 

Concludendo...

La mia conclusione non può che essere una sola. Ubuntu  torna ad essere una eccellente distribuzione, aggiungendo ai suoi cardini (ottimo supporto, comunità sterminata) una solida base sulla quale crescere, perché la strada per entrare davvero in ogni casa è ancora molto lunga e come sempre, più piacevole se percorsa in compagnia.
 
Inserito in: Software 31 Commenti
15nov/0828

Update lavori sito Tecnica Arcana

Solo un rapido aggiornamento da Genova riguardante i lavori per il sito di Tecnica Arcana, ma prima io e Simone vogliamo rassicurarvi sulle nostre condizioni alimentari, non solo imitazioni di code di aragosta questa volta, ma vero e proprio banchetto sano ed equilibrato, il meglio da ogni parte del mondo:

Cibo buono!!

Comunque i lavori proseguono... ; - )

Si lavora, si lavora...

Inserito in: Podcast 28 Commenti
12nov/0813

G.I. Joe: Rise of Cobra – nel 2009 il live action movie dei G.I. Joe

Snake Eyes, il misterioso Ninja Muto dei G.I. JoeNon so esattamente come ci sono finito, ma mi sono ritrovato sulla pagina della Wikipedia del film con attori in carne ed ossa di una delle linee di giocattoli/cartoni animati che più amavo da bambino: i G.I. Joe.

Il film "Rise of Cobra", previsto per il 2009, riporta sul grande schermo le avventure della squadra speciale americana, sempre in lotta con l'organizzazione terroristica "Cobra".

Confermata la presenza di molti eroi cari ai bambini di ieri, come Duke, Hawk (Dennis Quaid), Scarlett e Snake Eyes, ma soprattutto dei nemici di sempre capitanati da un Destro che promette molto bene (interpretato da Christopher "Ninth Doctor" Eccleston), con l'affascinante Baronessa (Sienna Miller) e l'immancabile Comandante Cobra (Joseph Gordon-Levitt) che vanterà un nuovo look, in quanto quello classico presenta troppe affinità con quello del Ku Klux Klan (sigh).

Sulla pagina della wikipedia si parla, per Gordon-Levitt, di maschera e trucco protesico sotto la maschera. Mi domando se verrà ripescata un'origine esistente per il comandante Cobra (spero non quella del film a cartoni animati degli anni '80) o se ne verrà creata una nuova per il film.

A giudicare dalle prime foto, i G.I. Joe hanno subito lo stesso trattamento cinematografico degli X-Man, e quindi saranno tutti dotati di attillatissime tute di pelle nera, tutte uguali, perdendo così il look da Village People dell'originale. Nostalgia a parte, non mi sento di biasimare i costumisti per la scelta. ; - )

A questo punto l'unico punto debole viene, secondo me, dal regista: Stephen Sommers (La Mummia, Van Helsing), decisamente esperto di film d'azione, ma nessuna delle sue produzioni passate mi ha particolarmente esaltato. Speriamo sia il film del riscatto.

Aspettando l'Ascesa di Cobra, possiamo ingannare l'attesa con il divertentissimo spot elettorale del Comandante Cobra, a mia insaputa candidato alle (appena) passate elezioni USA 2008.

Io avrei votato sicuramente per lui.

Inserito in: Cinema 13 Commenti
12nov/0810

Science + Fiction 2008: la grande fantascienza torna a Trieste.

Science+Fiction 2008 festival della fantascienza a Trieste

Grazie a Paolo, anche quest'anno posso sospirare davanti al ricchissimo programma di Science + Fiction, lo straordinario festival della fantascienza che si tiene a Trieste dall'11 al 16 Novembre 2008.

Come gli anni precedenti il festival si divide tra anteprime e retrospettive, nello specifico:

Neon
Le più recenti produzioni sci-fi, fantasy e horror in concorso (premio Asteroide) e fuori concorso.

Corti
Concorso di cortometraggi fantastici dall'Italia e dall'Europa in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation.

Urania d'Argento
Premio alla carriera.

Voyage Fantastique
Viaggio nelle nuove frontiere del cinema di fantascienza francese.

Asteroids
Vecchi film di fantascienza.

Extra
Chicche dal passato, omaggi a celebri registi e film/eventi speciali.

Spulciando il ricchissimo programma, se non mi separassero 1200 Km A/R da trieste non mi pederei:

  • La Cité des Enfants Perdus - è un film che non mi stanca mai
  • The Mutant Chronicles - temo per il reale valore del film, ma lo scenario dell'RPG era molto interessante
  • 2001: allora sputiamo su Kubrick....
  • The Day the Earth Stood Still: perché è uno dei miei film preferiti e naturalmente non l'ho mai visto su grande schermo
  • The Lordi Motion Picture: un film dei Lordi???? Come si fa a non vederlo?
  • Chemical Wedding: Vedi sopra, cambiare Lordi con Bruce Dickinson
  • El Orfanato: il trailer ispira.

E questo solo per i primi giorni! ; - )

Il programma completo è scaricabile da qui.

Travasi di invidia verso tutti quelli che abitano nel nord-est! ; - )

 

Inserito in: Eventi 10 Commenti
11nov/0819

House of the Dead: OverKill – un altro brillante spot per un videogioco.

Credo che i marketing guys nel campo dei videogiochi vivano un momento di grazia. Sempre più spesso mi capita di trovare spot e trailers in questo settore che letteralmente mi incantano.

E' il caso di House Of The Dead: Overkill, prequel della serie in uscita il prossimo anno, e il suo eccellente trailer in perfetto stile Exploitation anni '70.

Inserito in: Games 19 Commenti
10nov/086

Colpo grosso in sala giochi

Adoro il sushi.

Più che una passione la definirei una dipendenza.
A Savona non ci sono molti ristoranti di Sushi, e la qualità in generale non è eccezionale, perciò molto spesso, con Francesco e tutti gli amici che si vogliono aggregare, preferiamo spostarci a Genova dove la scelta è molto più ampia.

Se il miglior ristorante dove mangiare il sushi è a mio avviso l'Irifune, spesso capita di andare al Kaiten Sushi del Centro divertimenti Fiumara (si, è quello) dove il cibo è meno prelibato, ma l'atmosfera più divertente, complice il nastro trasportatore che consegna i piattini e la formula dell'all-you-can-eat.
Il Centro Divertimenti Fiumara è inoltre comodissimo in quanto comprende al suo interno anche un multisala UCI-Cinemas, piste da Bowling, una sala giochi e molti altri locali.

Proprio per ingannare il tempo tra la cena e l'inizio del film, spesso si fa una capatina in sala giochi, principalmente per sparare (agli Zombie, ma poi si è rotto il fucile a pompa e non è più stato riparato, alle Alci ma poi si è rotta la carabina e non è più stata riparata - la manutenzione non è la forza di questo locale), ma anche per giocare alle innumerevoli macchinette che distribuiscono punti premio.

Visto l'assurda impossibilità di farsi conteggiare i punti in un buono cumulativo, abbiamo conservato per un annetto circa i punti, arrivando ad ottenerne un bel sacchetto, che venerdì abbiamo convertito in premio, pregustando la vendetta verso chi li avrebbe dovuti contare (a macchina, ovviamente). Così imparano a non fare i buoni!

Il risultato? Un elicotterino radiocomandato e la coppia più bella della storia del cinema!

un elecottero radiocomandato cinese e Frank con signora

Ieri, mentre raccontavo la prodigiosa conquista agli amici, sul finire del pranzo dei podcaster, ho mostrato loro con malcelato orgoglio nerd, un C1-P8/R2-D2 di pezza che placidamente sonnecchiava sulla cappelliera della mia auto, ottenuto lo stesso venerdì attraverso una di quelle gru pesca pupazzi, per le quali ho sviluppato negli anni una certa destrezza.

Con mio grande stupore, la reazione è stata di estrema incredulità anche solo all'idea di riuscire ad ottenere qualcosa da quelle macchinette. Ehi, non servirà per caso un Tutorial alla pesca dei pupazzi con le gru? ; - )

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9nov/0857

Pranzo dei Podcaster 2008

Anche quest'anno vorrei spendere due parole per ringraziare gli organizzatori e i partecipanti del 3° pranzo dei podcaster.

Come al solito il pranzo al Cappallotto ad opera del mitico Cuccu è stato sublime ed il vino allo stesso altissimo livello.

La squadra di quest'anno comprendeva, oltre al sottoscritto: PB e Lucio dei Santaré infaticabili promotori dell'evento, il Dok, quella pazza di Debora che è venuta in macchina con me, capendo cosa vuol dire perdersi nelle Langhe, Silvia, Simone, Paolo, Marco (che finalmente ho conosciuto di persona!) e Francesco dei Coreya che ci ha omaggiato di una copia speciale e personalizzata di "Al Silenzio - Podcaster Edition" che ci ha fatto sentire tutti molto importati : - D (una liberatoria della SIAE non l'avevo mai compilata! ; - ) )

Grazie a tutti per la splendida giornata (grazie anche a chi ci guardava da lassù per non aver fatto nevicare come la prima volta!)

Inserito in: Podcast 57 Commenti
8nov/0815

Come si mangia un sushi

Come si mangia un sushi?

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7nov/08135

Alla ricerca di un Linux-PC? Attenzione all’intel GMA X4500!

So bene quanto è difficile, ma nel contempo esaltante, la ricerca di un PC ideale per l'amato pinguino.

Da queste parti si è sempre parlato di Intel levandosi il cappello, soprattutto per quanto riguarda le schede video integrate, ma in generale per il suo coinvolgimento attivo nel mondo dell'open source, come ben sa chi ascolta gli interventi registrati ad Ubuntu Live, su IT Conversations.

Proprio in questi giorni mi è arrivato un volantino in cassetta con le offerte di una catena della grande distribuzione e ho notato che, principalmente sui computer portatili, cominciano ad essere presenti esemplari dotati di acceleratore video Intel Graphics Media Accelerator X4500, destinato in futuro a soppiantare il collaudato X3100.

Proprio lo stesso giorno avevo letto su Phoronix, sito di riferimento per l'hardware su Linux, la recensione di una motherboard basata su chipset Intel G43, che integra questo acceleratore.

L'articolo più che una recensione, sembra un bollettino di guerra:

 

The motherboard exhibited no compatibility problems with Ubuntu 8.10 and the Linux 2.6.27 kernel. With using the LM_Sensors w83627dhg-isa-0290 we also had reliable readouts on the CPU voltage, +3.33V, +12.00V, case fans, system temperature, and CPU temperatures. When it came time to test the G43 X4500 graphics though, it wasn't exactly pleasurable. We had tested out the Intel GMA X4500HD back in July with the Super Micro C2SEA and it had worked out quite well. However, the open-source Intel graphics driver is currently going through some major renovations.

For months now they have been working on the Graphics Execution Manager for their memory management needs along with kernel mode-setting and other major components. This invasive work has caused a few regressions and other issues. With Ubuntu 8.10 and the Intel GMA X4500 found on the ASRock motherboard, the performance was terrible and the system would lock-up in games like Nexuiz. After these problems using the Intel 2.4 driver, we decided to try Fedora 10 Snapshot 3 since it ships with the newest Intel 2.5 driver and has integrated the latest GEM bits and other X.Org changes. When it came time to starting the X Server on this motherboard with the Intel X4500 graphics, we would experience a segmentation fault due to memory issues. The GMA X4500HD though hadn't generated a segmentation fault when using the same configuration.

Reverting back to Ubuntu, we then built the xf86-video-intel, Mesa, and DRM from git source, but still there were serious performance issues. The ASRock G43Twins-FullHD isn't to be blamed but it's squarely Intel with the major changes they have going on right now within their Linux driver.

 

Proprio in virtù delle parole spese in passato su Intel GMA, ho ritenuto doveroso segnalare l'attuale situazione.

I driver per questi chip grafici sono in una fase di profondo mutamento, dalla quale arriveranno grandi benefici, ma al momento é consigliabile evitarli, almeno se si desidera essere immediatamente produttivi.

Inserito in: Hardware 135 Commenti
7nov/086

Il Theremin più piccolo del mondo, di un AlexART da Guinness dei primati

Cos'è l'oggetto in figura? Potrebbe essere il theremin più piccolo del mondo.

Lo ha costruito l'amico Alessandro, utilizza la tecnologia ottica (non quindi quella dei theremin tradizionali) e nelle sue precedenti versioni si è guadagnato la home page di Theremin World .

Da questa segnalazione è nata una una discussione sul forum, nel quale c'è chi propone il coinvolgimento del Guinness dei primati per "certificare" il record, ma anche chi polemizza sulla definizione di Theremin: quello di AlexART è davvero un theremin o solo un ronzatore a controllo ottico?

Nell'attesa del verdetto ufficiale, porgo ad Alex i miei più sinceri complimenti per il buzz che il suo lavoro sta sollevando!

Seguirò con attenzione gli sviluppi della faccenda, visto che in fondo è anche un pochino colpa mia...

Inserito in: Cose curiose 6 Commenti
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